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Venerdì 11 LUGLIO 2014
Farmacia. Conasfa: “Servono norme chiare e rispettate per favorire la titolarità ai giovani"

Per i farmacisti non titolari andrebbero portate a compimento almeno due opportunità: il concorso straordinario per l’apertura di nuove sedi, “oggi di fatto bloccata dal sistema stesso”, e la cessione della direzione in età pensionabile, che “non vuole essere discriminatorio ma affermare un concetto ormai assodato nel mondo professionale".

“Oggi i farmacisti collaboratori di farmacia più meritevoli hanno pochissime possibilità di carriera e di accesso alla titolarietà di una sede farmaceutica. Di fatto questa situazione provoca la mancanza di un ‘adeguato turn over’ nella direzione e titolarietà delle farmacie, in alcuni casi a discapito della qualità del servizio erogato”. A denunciarlo è il Conasfa (federazione delle associazioni di farmacisti non titolari), che evidenzia come “la possibilità di un'apertura alla titolarietà ai farmacisti non titolari con il Concorso Straordinario, è oggi di fatto bloccata dallo stesso sistema che avrebbe dovuto provvedere ad una rapida assegnazione delle sedi. Comprendiamo il tentativo di uniformare, dove possibile, i criteri di valutazione delle varie commissioni e ridurre i rischi di ricorsi, ma è altresì impensabile giustificare attese bibliche per queste procedure. Purtroppo il rispetto della norma (Decreto Salva Italia) per il commissariamento delle Regioni inadempienti è, di fatto, lettera morta”.

Il Conasfa ricorda inoltre come l'obbligo (Decreto Cresci Italia) della cessione della direzione della farmacia al raggiungimento del requisito dell'età pensionabile abbia “il compito di ringiovanire i quadri dirigenziali dove possibile e permettere un minimo di carriera professionale almeno per un esiguo numero di farmacisti. Conasfa ha proposto la nomina di un direttore al raggiungimento dell'età' pensionabile del titolare per attivare il ricambio generazionale, riconoscere maggiormente la meritocrazia e aumentare le possibilità di occupazione e di nuovi investimenti nel settore, grazie al contributo di nuove risorse umane e professionali. Rileviamo – prosegue la nota - che non necessariamente "giovane" sia sinonimo di miglioramento, ma spesso assistiamo al fatto che "anziano" corrisponde a conservatorismo, e questo rallenta notevolmente l'evoluzione del servizio”.

Per la federazione che riunisce i farmacisti non titolari, “in un disegno organizzativo ad ampio spettro, ‘sollevare’ un collega dalla direzione della farmacia al raggiungimento dell'età pensionabile non vuole essere discriminatorio verso qualcuno che va in pensione, ma vuole affermare un concetto oramai assodato nell'attuale mondo professionale e lavorativo”.

A proposito, il Conasfa ricorda di avere presentato una proposta, “e per un breve periodo inclusa in una bozza dell’ex Ministro Balduzzi (ndr dicembre 2012)”, affinché al raggiungimento dell'età pensionabile la concessione di una sede farmaceutica fosse rimessa a concorso.

“Conasfa – conclude la nota - è sempre fiduciosa che norme chiare e rispettate siano oramai un sentire comune per una società moderna”.

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