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Sabato 12 LUGLIO 2014
Piemonte. Anaao: "Fondazione Maugeri vuole tagliare senza consultarci. Proclamato stato di agitazione"

Il sindacato dei medici dirigenti sottolinea che la difficile situazione economica della Fondazione "non è attribuibile al personale dipendente". Il segretario regionale Vitale annuncia: "Ci stiamo impegnando per avviare trattativa che consenta ai lavoratori di consevare l'attuale contratto".

“La Fondazione Maugeri vuole tagliare lo stipendio dei lavoratori dipendenti per risanare i bilanci, senza alcuna consultazione con i sindacati”. E’ l’allarme lanciato dall’Anaao Assomed del Piemonte che, tramite una nota, afferma di opporsi alla dichiarata volontà di intervenire “sui costi del personale” e proclama “lo stato di agitazione”.

Il sindacato dei medici dirigenti cita una lettera ricevuta dai vertici della Fondazione, in cui si legge che “Siamo costretti a comunicare formale disdetta di tutta la contrattazione,anche aziendale, ad oggi in essere e riferibile alla contrattazione collettiva nazionale del settore della sanità pubblica”.

Per l’Anaao, tuttavia, le colpe della situazione economica della Maugeri “non sono del personale dipendente. Basti ricordare, in questo senso, che oltre due anni fa furono effettuati sei arresti in Lombardia fra cui il presidente della fondazione Umberto Maugeri, un ex assessore alla sanità della regione Lombardia, Antonio Simone e il faccendiere Pierangelo Daccò, molto vicino all’allora governatore della Lombardia, Roberto Formigoni. L’accusa, tra le altre, era di aver distratto circa 70 milioni di euro in cambio di delibere regionali favorevoli. Le vacanze pagate e lo yacht facevano da contorno. Nel settembre 2013 la Maugeri ha patteggiato e restituito 17 milioni”.

E’ sulla base di questi elementi che il segretario regionale dell’Anaao, Mario Vitale, sottolinea che il sindacato “si sta impegnando ai massimi livelli nazionali diffidando la Fondazione Maugeri a non perseguire sulla strada della disdetta unilaterale di un contratto di lavoro ed esortandola ad avviare una trattativa costruttiva per conservare, per i propri dipendenti, l’attuale contratto, valutando eventualmente forme concordate di flessibilità compensativa”.
 

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