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Lunedì 14 LUGLIO 2014
Vaccini. Rongai (Fimp): "Calano le coperture nel Lazio e a Roma del 10-15%"

Per il segretario Fimp Roma si tratta di dati "preoccupanti" perché le vaccinazioni, dopo gli antibiotici, "costituiscono la più grande scoperta di salute pubblica". Ancora oggi le mamme temono che il che il vaccino MPR causi l’autismo, "cosa assolutamente smentita dalla comunità scientifica e dall'Oms".

Non vaccinare i bambini può significare esporli a rischi, soprattutto se vanno in scuole dove la copertura vaccinale è bassa. Nell’ultimo anno solo per il vaccino MPR (morbillo, parotite e rosolia), vaccinazione raccomandata, si registra una percentuale nettamente al di sotto della soglia necessaria per garantire l’immunità, ovvero il 95%; riceve, infatti, il vaccino trivalente solo l’88% della popolazione. “Nel Lazio e a Roma - ha dichiarato Teresa Rongai, Segretario di Fimp Roma - la riduzione delle vaccinazioni supera complessivamente il 10-15% e, in particolare, per le vaccinazioni obbligatorie il calo si aggira intorno al 5%. Questi dati sono estremamente preoccupanti - prosegue Rongai - perché le vaccinazioni dopo gli antibiotici costituiscono la più grande scoperta di salute pubblica e fa specie oggi sapere che c’è un inversione di tendenza rispetto a una conquista che sembrava ormai acquisita. Spesso i genitori, oggi, sottovalutano i rischi delle malattie infettive in quanto non si assiste ad una vera e propria epidemia, ma spesso a sequele gravi e permanenti”.

Le vaccinazioni rappresentano, infatti, un grande risultato scientifico e di civiltà ed hanno permesso ad oggi di eradicare malattie infettive che prima dei vaccini erano causa ogni anno di migliaia di morti. “Tuttavia - ha sottolineato Rongai - stiamo assistendo, soprattutto nell’ultimo anno, ad un calo significativo delle vaccinazioni anche a causa di messaggi diffusi dai movimenti antivaccinatori che su internet dilagano, fornendo indicazioni fuorvianti per i genitori. Oggi le mamme - ha dichiarato Rongai - hanno paura di vaccinare. Credono ancora che il vaccino MPR causi l’autismo, cosa assolutamente smentita dalla comunità scientifica e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il pediatra di famiglia, punto di riferimento diretto dei genitori - ha concluso -, ha un ruolo chiave nel dare informazioni corrette sulle vaccinazioni per consentire scelte consapevoli”. 

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