quotidianosanità.it

stampa | chiudi


20 LUGLIO 2014
Prenotazioni Cup. Defilippo (Federfarma): “L’Asp le vuole capillari, ma sceglie le Poste che abbandonano territorio” 

La denuncia arriva da Federfarma Catanzaro che riferisce come l’Asp del capoluogo calabrese ha annunciato di aver scelto Poste Italiane per effettuare il servizio di prenotazione, garantito per anni dalle farmacie presenti in modo capillare su tutto il territorio. “Gli uffici postali – dicono i titolari – hanno chiuso e ridotto al minimo l’orario di apertura in molti piccoli centri”

“Le farmacie della provincia di Catanzaro da sei anni hanno garantito gratuitamente le prenotazioni di visite specialistiche ed esami diagnostici attraverso i loro sistemi informatici. Grazie alla collaborazione delle farmacie, che sono presenti in modo capillare su tutto il territorio, anche i residenti nei piccoli centri potevano prenotare nella farmacia sotto casa visite ed esami. I farmacisti hanno svolto un’apposita attività di formazione per svolgere questa attività”. Lo riferisce una nota del Presidente di Federfarma Catanzaro, Vincenzo Defilippo.
 
“Nonostante questo impegno delle farmacie e il gradimento dei cittadini – prosegue il presidente di Federfarma Catanzaro –, oggi, la Asp di Catanzaro “per la capillarità sul territorio (??)” annuncia di aver scelto Poste Italiane per effettuare il servizio di prenotazione. Questo quando tutti sanno che gli uffici postali hanno chiuso o hanno ridotto al minimo l’orario di apertura in molti piccoli centri e le lettere arrivano con enormi ritardi, quando arrivano”.
 
“Se questo è il concetto di capillarità ed efficienza che l’Asp ha in mente, - dice ancora Defilippo –i cittadini possono stare tranquilli! Prenotare una visita o un esame diagnostico d’ora in poi sarà una passeggiata (nel senso che potranno andarsi a fare una passeggiata all’ufficio postale, sperando di trovarlo e di trovarlo aperto e funzionante)”.
 
“Non si comprende – aggiunge Defilippo – peraltro perché l’Asp voglia affidare un servizio a un soggetto terzo, con oneri che non sono stati resi noti, quando ha a disposizione la rete capillare delle farmacie, in grado di garantire non solo la prenotazione, il pagamento del ticket, il ritiro dei referti, ma anche – come sta già facendo da un anno – la consegna a domicilio dei farmaci e altri servizi soprattutto a favore delle fasce più deboli della popolazione”.
 
“Federfarma Catanzaro – conclude la nota – ha già presentato sia a livello provinciale che regionale i progetti per implementare i nuovi servizi in farmacia. A parole gli amministratori pubblici hanno dichiarato di apprezzare l’impegno delle farmacie e il modello della farmacia dei servizi. In realtà sono solo chiacchiere: gli amministratori pubblici non vogliono né il confronto, né il dialogo. A loro non interessa, evidentemente, migliorare davvero il servizio ai cittadini, valorizzando gli operatori che operano all’interno del sistema. Preferiscono trattare con soggetti terzi, indipendentemente dalla loro capacità di garantire un servizio di qualità”.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA