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Giovedì 24 LUGLIO 2014
Piemonte. Avviata azione per rafforzare prevenzione dal contagio di tubercolosi

L'assessorato alla Sanità ha incaricato il  Servizio regionale di riferimento per le malattie infettive, di realizzare un documento che raccolga e adatti al contesto piemontese le indicazioni e linee guida nazionali e internazionali dedicate alla gestione dei contatti di tubercolosi e alla ricerca del caso fonte.

L’assessorato alla Sanità del Piemonte ha incaricato il SeReMi, Servizio regionale di riferimento per le malattie infettive, di realizzare un documento intitolato “Indicazioni operative per la gestione dei contatti di caso di tubercolosi e ricerca del caso fonte” che raccoglie e adatta al contesto piemontese le numerose indicazioni e linee guida nazionali e internazionali dedicate alla gestione dei contatti di tubercolosi e alla ricerca del caso fonte.

L’obiettivo è rafforzare le attività rivolte ad alcune fasce di popolazione: chi vive in aree metropolitane, svolge professioni a rischio (personale medico ed infermieristico, volontari della protezione civile o le forze dell'ordine che operano nelle aree ove è più frequente l'arrivo di migranti, personale addetto alle operazioni di pulizia e disinfezione di ricoveri che hanno ospitato pazienti infetti o sospetti di infezione) o proviene da paesi ad alta endemia, è coinvolto in focolai originati da casi particolarmente contagiosi.

Queste nuove indicazioni operative arricchiscono la complessiva attività piemontese di sorveglianza e lotta alla TB che vede i suoi caposaldi nella diagnosi clinica e di laboratorio precoce, nella cura tempestiva dei casi e, come indica il documento, nella rapida individuazione di chi può essere stato infettato da un caso contagioso e nel suo tempestivo trattamento.
 

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