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Giovedì 24 LUGLIO 2014
Abruzzo. D'Alfonso confermato Commissario ad acta per la sanità 

Lo ha stabilito il Cdm, al quale ha partecipato lo stesso presidente della regione. Il governo ha motivato la decisione per “consentire la prosecuzione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario”. Obiettivo di D’Alfonso “assumere alcuni provvedimenti necessari e completare il trasferimento delle risorse destinate al Ssr e trattenute dal Bilancio regionale”.

Il Consiglio dei ministri di ieri ha “rinnovato la nomina” del nuovo Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso come Commissario ad acta per la sanità. Nel comunicato di Palazzo Chigi si legge la motivazione della scelta: “Per consentire la prosecuzione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Abruzzo”. Al vertice di governo è stato “appositamente invitato, il Presidente D’Alfonso” riferisce la nota del governo, per partecipare “all’esame della questione”.
 
“Mi sento investito di una grande responsabilità – sono state le prime parole di D'Alfonso - perché il buon governo si nutre anche di azioni di rigore al termine delle quali verrà proposta una sanità moderna”. L'obiettivo, ha quindi proseguito il Presidente della regione Abruzzo, “è assumere alcuni provvedimenti necessari e completare il trasferimento delle risorse destinate al Sistema Sanitario Regionale e trattenute dal Bilancio regionale. Infine proporre un Piano di riqualificazione e chiedere nel Piano l'uscita dal commissariamento in modo tale da riacquisire l' autonoma capacità programmatoria, impiantando in Abruzzo un monitoraggio continuo come l'esperienza commissariale ci suggerisce”.
 
In occasione della sua presenza al Consiglio dei Ministri il presidente della Regione, ha rivolto un invito al Presidente del Consiglio: “ho invitato – ha spiegato D’Alfonso - il Premier Renzi e tutti i ministri a venire in Abruzzo per misurare il lavoro fatto e quello che resta da fare. Renzi ha assicurato che verrà presto e poi valuterà la presenza dei colleghi del Governo”.

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