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Sabato 02 AGOSTO 2014
Formazione. Confermati 5000 contratti per accesso alle scuole di specializzazione

L’8 agosto verrà pubblicato il bando di concorso. Le Regioni che non lo abbiamo ancora fatto avranno tempo fino al 6 agosto di formalizzare la loro proposta di copertura finanziaria di contratti aggiuntivi regionali.

Dopo un serrato confronto tra i Ministeri competenti, Miur e Salute, acquisito il via libera del Mef, è stata assunta la decisione di onorare l’impegno politico e finanziario relativo al contingente di 5000 contratti statali da mettere a concorso per i medici per l’accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria nell'a.a. 2013/2014. Lo comunica, tramite una nota, il Segretariato italiano giovani medici (Sigm).

“Il Mef si prenderà anche carico di ottemperare con finanziamenti aggiuntivi alla sentenza del Consiglio di Stato che ha imposto il giusto finanziamento di borse di studio per gli aspiranti specializzandi non medici, per i quali in autunno si dovrebbero parimenti sbloccare le procedure consorsuali”.
A breve arriveranno le comunicazioni ufficiali del Miur relative alla firma da parte del Ministro dell’annunciato Decreto Ministeriale relativo all’attribuzione dei contratti statali suddivisi per Università. Le Regioni che non lo abbiamo ancora fatto, pertanto, avranno tempo entro il 6 agosto di formalizzare la loro proposta di copertura finanziaria di contratti aggiuntivi regionali (anche quelle che la avevano presentata condizionata alla disponibilità dei fondi). Dunque, salvati non solo i 5000 contratti ministeriali, ma anche i contratti aggiuntivi regionali (che lo scorso anno erano 593). L’8 agosto, infine, verrà pubblicato il bando di concorso.

Il Sigm esprime quindi “un ringraziamento al Miur ed al Ministero della Salute per aver fatto fede agli impegni presi, a fronte delle complicanze sopraggiunte a seguito della Sentenza del Consiglio di Stato che avrebbe presupposto l’utilizzo dei fondi esistenti, ponendo – conclude la nota - in essere una lotta tra giovani medici e non medici”.

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