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Venerdì 08 AGOSTO 2014
Sicilia. Maxi truffa su fondi europei in un laboratorio di Cefalù. Indagato l’ex ministro Fazio

La frode è stata scoperta dalla Guardia di Finanza che ha sequestrato la società di Cefalù e beni per 40 milioni di euro. Tra gli indagati l’ex ministro della Salute, Ferruccio Fazio. I reati ipotizzati sono truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Ue e falso in atto pubblico. 

Scoperta dalla Guardia di finanza di Palermo una maxi truffa legata a finanziamenti europei nella Sanità siciliana. Le fiamme gialle hanno sequestrato il Laboratorio di tecnologie oncologiche Hsr-Giglio Scarl di Cefalù, una società consortile a responsabilità limitata. Tre gli indagati: l’ex ministro della Salute, Ferruccio Fazio, Antonio Emilio Scala, legale rappresentante del laboratorio, e Maria Cristina Messa, responsabile dei progetti di ricerca e formazione.
Fazio ha ricoperto il ruolo di legale rappresentante della società tra il 2005 e il 2008 mentre ha guidato il ministero della Salute, durante il quarto governo Berlusconi, dal 2009 al 2011. I tre sono accusati di aver percepito illecitamente ingenti contributi pubblici attraverso la società.
 
Per questo sono stati sequestrati il complesso aziendale e il capitale sociale, del valore di oltre 20 milioni di euro, ed è stato bloccato un finanziamento di circa 9 milioni di euro in arrivo dal ministero dell'Istruzione, dell'Università' e della Ricerca.
 
Nel mirino degli investigatori 3 domande di finanziamento pubblico presentate nell'ambito del Fondo Agevolazione Ricerca. Come è emerso dalle indagini, avviate dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria e successivamente coordinate dalla Procura, per due progetti la società avrebbe ottenuto i fondi pubblici attraverso “l’utilizzo di documenti ideologicamente falsi”. 

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