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Lunedì 25 AGOSTO 2014
Stamina. Nas sequestrano cellule staminali agli Spedali di Brescia. "Infusioni bloccate"

L'intervento è stato richiesto dalla Procura di Torino, nell'ambito dell'indagine condotta dal PM Guariniello, per bloccare "attività delittuose". Salta l'infusione per Noemi, la bambina che doveva sottoporsi al metodo Stamina. Sempre alla Procura di Torino risulterebbe che la richiesta di brevettare il metodo sia stata giudicata inammissibile anche negli Stati Uniti.

I Carabinieri del Nas di Torino nella giornata di ieri hanno sequestrato le cellule staminali destinate alle infusioni del metodo che martedì avrebbe dovuto essere somministrato a una bambina malata di Sma. La conferma è arrivata dallo stesso Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation, che ha aggiunto: "Sembra che ormai sia reato ottemperare alle sentenze dei tribunali".

Il sequestro è stato disposto per impedire la prosecuzione di "attività delittuose". Su twitter, il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, ha scritto: "Il rischio che Stamina non riprenda più le attività è molto alto. Non potendo più disporre di materiale da infondere non possiamo certo svaligiare la criobanca, ma credo che le famiglie non abbandoneranno la battaglia per la difesa dei loro diritti e questo mi fa ben sperare".

Ai carabinieri del Nas e ai magistrati della procura di Torino che hanno svolto le indagini sul trattamento messo a punto da Davide Vannoni risulta anche che negli Stati Uniti la richiesta di brevettare il metodo Stamina sia stata giudicata inammissibile. Il particolare è emerso proprio in occasione del provvedimento di sequestro, spiccato dal tribunale torinese, che ha bloccato la sperimentazione agli Spedali Civili di Brescia.  

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