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Martedì 04 GENNAIO 2011
Attività fisica. Un corso Ecm insegna ai medici come promuoverla ai propri pazienti

Si aprono le iscrizioni al corso di formazione a distanza (Fad) “Il medico promuove l’attività fisica per la salute” promosso e finanziato dal ministero della Salute e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Obiettivo: offrire strumenti teorico-pratici per migliorare la capacità dei medici di promuovere la salute e prevenire le più frequenti malattie croniche che si riscontrano nella pratica ambulatoriale.

Al via il corso di formazione a distanza (Fad) dal titolo “Il medico promuove l’attività fisica per la salute”. A promuoverlo e finanziarlo è il ministero della Salute e la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù, in attuazione del Programma “Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari”, nell’ambito del Progetto Nazionale di Promozione dell’Attività Motoria (PNPAM), coordinato dall’ULSS n. 20 di Verona.

Il corso, accreditato ECM con l’attribuzione di 5 punti, sarà pubblicato dal 10 gennaio 2011 sulla piattaforma www.saepe.it, ma fino al 31 marzo 2011 solo i medici delle 6 Regioni potranno iscriversi. Si tratta di Veneto, Emilia Romagna, Marche, Puglia, Piemonte e Lazio, cioè le Regioni che partecipano al Progetto Nazionale di Promozione dell’Attività Motoria.
Successivamente potranno iscriversi anche i medici della altre Regioni fino a copertura dei posti.
Per accedere è sufficiente recarsi sulla piattaforma; registrandosi si riceveranno in automatico ID e PIN. Una volta entrati, ciccare sul programma FADVE all’interno del quale è stato caricato il corso.

“Il personale sanitario e in particolare i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta hanno un ruolo molto importante nella prevenzione di malattie emergenti, come le malattie metaboliche, cardiovascolari, neurologiche, tumorali”, si legge nella nota del ministero della Salute con cui si annuncia il via al corso. “La sedentarietà – ricorda il ministero - è un fattore di rischio indipendente per molte malattie croniche e, inoltre, rappresenta il quarto fattore di rischio per la mortalità generale (6%), dopo l’ipertensione (13%), l’abitudine al fumo (9%) e le alterazioni del metabolismo glicemico (6%). Per un altro 5% di decessi hanno un ruolo il sovrappeso e l’obesità”. E in Italia i decessi attribuibili all’inattività fisica si possono stimare pari al 5% circa della mortalità totale. Gli anni di vita in buona salute persi sarebbero intorno al 3,1%.

Tuttavia, rileva il ministero, “le problematiche preventive che riguardano tali patologie, tuttavia, non sempre sono state approfondite in passato nei curricula studiorum dei corsi di medicina”. Da qui la necessità di offrire ai medici gli strumenti teorico-pratici per migliorare la capacità dei medici di promuovere la salute e prevenire le più frequenti malattie croniche che si riscontrano nella pratica ambulatoriale.

Per i discenti verrà messo a disposizione un dossier dove si fa il punto sulla promozione dell’attività fisica e di una sana alimentazione finalizzate al benessere delle persone, inoltre:
•    si forniscono gli strumenti per individuare i determinanti positivi e negativi dell’attività fisica e si suggeriscono tecniche operativo di contrasto alla sedentarietà
•    si presentano i principali sistemi di sorveglianza sui comportamenti individuali delle persone
•    si forniscono strumenti tecnici per quantificare e qualificare l’attività fisica
•    si esplicitano le indicazioni, raccomandazioni, controindicazioni correlate alle varie situazioni individuali
•    si presentano le esercitazioni relative ad alcuni casi clinici di frequente riscontro nella pratica medica.
Sarà inoltre disponibile una serie di approfondimenti che ogni medico potrà utilizzare a seconda del proprio, prevalente campo di interesse.
 

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