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Giovedì 04 SETTEMBRE 2014
Blocco contratti. Bertolini, Cida: “La storia si ripete. Basta considerare la Pa una spesa improduttiva”

Dopo riduzioni, tetti alle retribuzioni, tagli di oltre 300mila unità di personale, l’annuncio di ieri del ministro Madia di un’ulteriore blocco della contrattazione mostra un orizzonte torvo e il sesto anno di moratoria contrattuale. Cida non ci sta e rivendica la funzione strategica della Pa.

Circa cinquemila euro sono destinati ad andare in fumo per i lavoratori della Pa, all’indomani del blocco degli stipendi anche per il 2015 annunciato dal ministro Marianna Madia. E’ una stima media e “di gran lunga superiore per dirigenti e in parte per le alte professionalità” specifica Silvestre Bertolini, Presidente Cida-Manager e alte professionalità per l'Italia che scende in campo a difesa del pubblico impiego dopo 5 anni di blocco della contrattazione.
 
“Si pretende, giustamente, impegno, dedizione e professionalità da tutti i pubblici dipendenti ed in primis dai dirigenti e dalle alte professionalità – spiega Bertolini – ma sono anni che lo stesso personale viene colpito sia sul versante normativo che del trattamento economico”.
 
“Pur consapevoli dello stato di difficoltà delle finanze pubbliche e dell’economia reale – prosegue il presidente Cida – riteniamo che non si possa procedere ulteriormente su questa strada. Deve esservi una inversione di tendenza perché le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti non sono una spesa improduttiva, ma sono titolari di una funzione strategica per il buon andamento del
sistema Paese”.
 
“Occorre dare finalmente attuazione ai meccanismi di riconoscimento del merito in tutti i comparti ed aree della pubblica amministrazione – conclude Bertolini –così come previsto da accordi Governo-Parti Sociali. Infine è necessario tener presente che l’assenza di incrementi retributivi, seppure selettivi, rischia di alimentare ulteriormente la spirale deflattiva”.

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