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07 SETTEMBRE 2014
Università Cattolica. Dal 10 al 13 settembre 2 eventi sul microbiota, la nuova frontiera di cura

Due convegni internazionali dal 10 al 13 settembre al Policlinico Agostino Gemelli di Roma per parlare della flora batterica intestinale e delle nuove tecniche di trapianto. Tra gli invitati il premio Nobel Barry James Marshall che riceverà la laurea honoris causa dall’università Cattolica.

Il microbiota, ossia la flora batterica intestinale, rappresenta una nuova frontiera nella cura di molte malattie gravi, dall’obesità alle infezioni intestinali. Se ne parlerà approfonditamente durante due convegni in programma tra il 10 e il 13 settembre al Policlino Agostino Gemelli di Roma, dove saranno illustrate anche le prospettive terapeutiche del trapianto e le conoscenze raggiunte sulle malattie da Helicobacter pylori.
Si inizia il 10 e l’11 con il meeting Postgraduate Course GUT Microbiome, Nutrition and Health organizzato dalla Associazione europea di Gastroenterologia, Endoscopia e Nutrizione, per continuare dall’11 al 13 con il convegno congiunto XXVIIth International Workshop on Helicobacter and Microbiota in Inflammation and Cancer, dedicato a Helicobacter pylori e al suo ruolo nell’infiammazione gastrointestinale e nel cancro e a cura del Gruppo di studio europeo su Helicobacter.

Il premio Nobel Barry James Marshall terrà una lectio magistralis nel pomeriggio dell’11 sulla scoperta di Helicobacter pylori come causa dell’ulcera peptica e sulle sue conseguenze nella pratica clinica. Luca Pani, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, aprirà invece il convegno sul trapianto del microbiota.

“Negli eventi che si terranno in Cattolica la prossima settimana – spiega Antonio Gasbarrini, ordinario di Gastroenterologia e presidente del duplice convegno – oltre 600 ricercatori provenienti da più di 20 Paesi del mondo presenteranno tutte le più importanti novità scientifiche sul ruolo che il microbiota intestinale e l’Helicobacter pylori hanno nelle malattie dell’apparato digerente e in numerose patologie extradigestive, ed è per noi un onore ospitare esperti che affronteranno tematiche così attuali nella ricerca medica”.
“La nostra speranza – aggiunge – è che dalle ricerche presentate nei convegni possano emergere novità diagnostiche e terapeutiche utili per i nostri pazienti”.

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