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Mercoledì 05 GENNAIO 2011
Nessun ticket sulla diagnostica per i due terzi dei siciliani

Firmato dall’assessore per la Salute il decreto che innalza la soglia massima di esenzione per le prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale da 9.000 a 11.000 punti ISEE. Russo: “E' uno degli effetti della buona amministrazione della sanità”.

A breve, i due terzi dei cittadini siciliani saranno esentati dal ticket sulle prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale. È l’effetto dell’innalzamento della soglia massima di esenzione da 9.000 a 11.000 punti Isee contenuto nel decreto firmato ieri dall'assessore regionale per la Salute Massimo Russo.
Secondo la simulazione, effettuata dai tecnici della Regione sulla base degli ultimi dati Istat, il nuovo valore soglia consentirà di escludere dal pagamento delle prestazioni i soggetti con un reddito annuo di 30.000 euro, casa di proprietà, moglie e due figli a carico.
La misura, secondo l’assessore Russo, “permette di ridurre una evidente disuguaglianza sociale nel territorio nazionale. I siciliani, in pratica, finora hanno pagato di più per ottenere le prestazioni cui hanno diritto a causa del deficit provocato dalla dissennata gestione delle precedenti classi dirigenti della Regione”.
Inoltre, secondo gli uffici finanziari, con i suoi 40 milioni di costi aggiuntivi, il provvedimento è perfettamente sostenibile per le casse della Regione, i cui conti hanno registrato un buon andamento sia nel 2009 (chiuso con un avanzo di gestione di circa 21 milioni di euro) sia nel 2010 (chiuso con un saldo attivo di 100 milioni).
“Questo provvedimento - ha commentato Russo - insieme alla riduzione delle aliquote Irap e Irpef é uno degli effetti della buona amministrazione della sanità che ha permesso di riqualificare il sistema, implementando i servizi, anche grazie alle nuove assunzioni fatte all'insegna della trasparenza attraverso pubblici concorsi, ma riducendo la spesa”.
Secondo l’assessore, i prossimi interventi dovranno puntare a “migliorare la qualità e la tempestività delle prestazioni da erogare”. In particolare, ha aggiunto, “nel campo della specialistica faremo un passo avanti grazie al cosiddetto “quesito diagnostico”, previsto con un decreto dello scorso anno, che impone al medico - nel compilare la ricetta - di indicare l'esatta diagnosi, il livello di priorità clinica e il perché dell'esame richiesto. Tutto ciò, 
adeguatamente controllato, eviterà alcuni abusi del passato e garantirà una razionalizzazione dei tempi di attesa”. 
Infine, ha concluso, “per garantire il rispetto delle procedure e per arginare il fenomeno dell'evasione dal ticket che negli anni passati è stato molto diffuso, l'assessorato regionale per la Salute sta attivando una serie di interventi per il potenziamento dei controlli e nelle scorse settimane è già stato siglato un protocollo d'intesa con la Guardia di Finanza”. 

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