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Martedì 30 SETTEMBRE 2014
Corruzione. Macchia (Ispe): "Confische ed educazione per combattere reati contro Ssn"

Così il presidente dell'Istituto per la promozione in sanità ha commentato l'indagine della Procura di Roma sulla truffa da 17 milioni di euro che sarebbe stata portata a termine dai dirigenti dell'Ospedale israelitico. "In Italia occorre educazione su una problematica in grado di minare la tenuta finanziaria del Sistema sanitario nazionale".

“L'indagine della procura di Roma sulla truffa da 17 milioni di euro che sarebbe stata portata a termine dai dirigenti dell'Ospedale israelitico della Capitale dimostra, ancora una volta, quanto sia importante lottare contro la corruzione in sanità. Gli atti degli inquirenti descrivono uno scenario preoccupante nel quale i controllati venivano informati dai controllori sull'arrivo di ispezioni”. Questo il commento di Francesco Macchia, presidente dell'Istituto per la promozione in sanità-Ispe, in merito alle indagini sui falsi rimborsi ottenuti dalla struttura sanitaria romana.

“Dal 2004 sono stati sottratti milioni di euro che sarebbero potuti essere destinati a investimenti e miglioramento dei servizi erogati – ha proseguito il numero uno di Ispe –. Si rende necessario istituzionalizzare la confisca dei beni per i dirigenti che verranno riconosciuti colpevoli di reati contro l'amministrazione sanitaria. Strumento di politica penale da affiancare ad una penetrante azione etica, in Italia occorre educazione su una problematica in grado di minare la tenuta finanziaria del Sistema sanitario nazionale”. 

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