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Martedì 07 OTTOBRE 2014
Test di Medicina. Crimì (PD): "Inviata a Giannini lettera con 1698 firme contro il metodo alla francese"

Questo il bilancio della raccolta firme contro la sostituzione del test di accesso alla Facoltà di Medicina che ha trovato il consenso anche 14 parlamentari. "Il metodo attuale presenta diverse lacune ma garantisce un’oggettività nella selezione e la possibilità per tutti i candidati di misurarsi sulla loro preparazione".

“La lettera contro l’abolizione del test di accesso a medicina è stata consegnata con 1698 firme di sottoscrittori, 14 sono di parlamentari”, a dirlo è Filippo Crimì deputato vicentino del PD, promotore dell'iniziativa.

“Sono molto soddisfatto per il risultato, il numero di firmatari è stato elevato e la lettera ha raccolto consensi da più parti a indicare che la questione non interessa solo gli aspiranti medici – ha commentato Crimì -. Hanno infatti aderito studenti, docenti, professionisti, associazioni e famiglie. In particolare un segnale forte lo hanno dato quegli studenti che seppur esclusi dal corso di medicina per non aver superato il test, hanno deciso di aderire alla petizione riconoscendo l’attuale sistema di selezione come il più democratico e oggettivo per l’ammissione alla facoltà".

“Sicuramente il test di accesso attuale è da migliorare, presenta diverse lacune, ma il metodo garantisce un’oggettività nella selezione e la possibilità per tutti i candidati di misurarsi sulla loro preparazione. È un sistema di selezione rispettoso nei confronti dei 90.000 candidati che si presentano annualmente: non vengono create illusioni, non viene perso un anno di studi ma soprattutto non c'è discrezionalità nella selezione dei corsisti - ha concluso Crimì -. Auspico in una risposta rapida e positiva del Ministro. Seguirò gli sviluppi da vicino continuando a portare avanti le istanze accolte da 1700 persone.” 

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