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Mercoledì 12 GENNAIO 2011
Certificati online: Fimmg e Snami chiedono una proroga per le sanzioni

Il sistema di invio elettronico dei certificati continua a manifestare criticità tanto da rendere difficoltoso, per i medici, adempiere a tutte le procedure previste dalla riforma Brunetta. Per questo la Fimmg e lo Snami chiedono di ritardare l’introduzione del sistema sanzionatorio e di aprire un tavolo di trattative con le Regioni per approvare un’integrazione dell’Acn che preveda i casi di esclusione dal sanzionamento e la graduazione delle sanzioni fino a quelle più gravi.

Aumenta notevolmente il numero dei medici di famiglia in grado di trasmettere i certificati on-line, ma rimangono forti le criticità per quanto riguarda il call center. Dall’ultimo sondaggio effettuato dalla Fimmg, su un campione di 1.700 professionisti, emerge che attualmente 9 medici su 10 sono in grado di effettuare la procedura. Un dato in netta crescita rispetto a settembre quando la percentuale era del 65% circa.

I medici che trasmettono direttamente dalla propria scheda elettronica passano dal 28,2% di settembre al 38,6%. Tende ad azzerarsi il numero dei medici che rinuncia all’invio del certificato (passando in 4 mesi dal 27,1% al 3,3%) e diminuisce il tempo necessario per la trasmissione. Non si riduce la percentuale di accesso al call center e rimangono sostanzialmente invariate le criticità nel suo utilizzo: il 42,4% dei medici rinuncia a completare la procedura mentre a settembre era il 47,6%.

“I nostri dati evidenziano i continui progressi nella trasmissione dei certificati on-line. Ci troviamo però ancora lontani da livelli di performance di sistema che consentono una piena messa a regime”, afferma il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo, secondo il quale sarebbe “ragionevole che alla scadenza del 31 gennaio la sospensione del sanzionamento debba essere prorogata”. A chiederlo, insieme a Milillo, è Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami, secondo il quale “paradossalmente le sanzioni previste colpiscono chi subisce il disservizio e non chi lo crea. Sarebbe come togliere la patente a chi ha l’autovettura impantanata nel fango perché le strade sono senza manutenzione. Chiediamo un intervento serio per far funzionare il sistema”.
A questo scopo il segretario nazionale della Fimmg ha annunciato di aver inviato una lettera al presidente del Comitato di settore per la Sanità, Romano Colozzi, al coordinatore della Sisac, Franco Rossi e per conoscenza al ministro della Salute Ferruccio Fazio per chiedere formalmente l’avvio delle procedure di negoziazione necessarie ad elaborare un’integrazione dell’Accordo collettivo nazionale che preveda la definizione delle procedure di monitoraggio dell’attività di certificazione di malattia on-line, le norme di rilevazione, contestazione dell’addebito ed erogazione delle sanzioni, la definizione generale dei casi di esclusione di sanzionamento e la definizione della graduazione delle sanzioni fino a quelle più gravi.
 

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