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Sabato 11 OTTOBRE 2014
Congresso Fimmg: Pier Luigi Bartoletti nuovo vicesegretario nazionale. Milillo confermato segretario

La nomina è arrivata nel corso del 70esimo Congresso nazionale del sindacato dei medici di medicina generale che si è concluso oggi a Santa Margherita di Pula (Ca). Gli altri vicesegretari per il prossimo mandato saranno Scotti, Calabrese e Boscherini. Il segretario amministrativo sarà Caudo. 

“La nomina a vicesegretario della Fimmg mi permetterà di continuare a livello nazionale il lavoro che ormai dal 1999 sto portando avanti nel Lazio”. Queste le prima parole di Pier Luigi Bartoletti, segretario uscente della Fimmg Lazio, neo vicesegretario nazionali della Fimmg, eletto nel corso del 70esimo Congresso nazionale del sindacato dei medici di medicina di famiglia che si è concluso oggi a Santa Margherita di Pula (Ca).
 
“Durante tutti questi anni – ha aggiunto Bartoletti – la domanda di salute dei cittadini ha subìto un profondo mutamento. Il nostro impegno è stato, e dovrà essere sempre di più in futuro, finalizzato a dare la migliore risposta possibile alle esigenze dei pazienti. Il tema principale che dovrà essere affrontato sarà quello della razionalizzazione delle risorse economiche e umane disponibili, puntando allo spostamento verso il territorio dei servizi sanitari di base”.
 
Il lavori del congresso hanno confermato Giacomo Milillo nella carica di Segretario Generale Nazionale, mentre gli altri vicesegretari per il prossimo mandato saranno Silvestro Scotti, già presente nella precedente segreteria nazionale, Nicola Calabrese che è anche il vice segretario nazionale della continuità assistenziale e il segretario toscano Vittorio Boscherini. Il segretario amministrativo sarà Giacomo Caudo prima segretario organizzativo.
 
Nel corso dei lavori del congresso, i medici di famiglia si sono concentrati anche sullo sviluppo delle nuove tecnologie che potranno consentire un’assistenza di qualità più elevata. “Gli obiettivi che ci siamo prefissati sono ambiziosi ma imprescindibili. Per riuscire nei nostri intenti, sarà necessario che la medicina territoriale effettui un cambio di passo, accogliendo tutte le possibilità offerte dalla tecnologia. In questo senso, sarà necessario superare tutti gli ostacoli, come ad esempio l’utilizzo di protocolli informatici non uniformi, che finora hanno limitato la diffusione di strumenti come il fascicolo sanitario elettronico”.

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