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Giovedì 16 OTTOBRE 2014
Ddl Stabilità. Fondo sanitario a 112 mld nel 2015. Tagliati i Fondi per le non autosufficienze. Confermate le misure previste da Patto salute. La bozza

Niente tagli al Fondo sanitario e confermate le misure sullo stop ai governatori-commissari. Misure più stringenti per le Regioni in Piano di rientro. Prorogato a tutto il 2015 il blocco del turnover e rinviato di un anno il pagamento dell'indennità di vacanza contrattuale. Per la ricerca redito d'imposta del 25% per il 2015-2019. Si riducono di 100 mln i Fondi per le non autosufficienze.  LA BOZZA

Nonostante i diversi rumors succedutisi in queste ultime settimane su possibili - lievi o più consistenti - tagli alla sanità, nella bozza della legge di Stabilità, approvata ieri sera dal Governo, viene confermato che il Fondo sanitario nazionale non verrà toccato e, come già previsto dal Patto per la salute, salirà a quota 112 mld nel 2015 e 115 mld nel 2016. La misura è contenuta nell'articolo 39, quello riguardante l'attuazione del Patto per la salute 2014-2016.

I timori, nelle ultime ore, hanno invece riguardato un possibile aumento delle tasse a livello regionale per compensare le minori entrate derivanti dal sostanzioso taglio dell'Irap (articolo 5), da cui sarà eliminata la componente lavoro (per 5 miliardi), che si aggiunge al taglio del 10% del 2014. A questa cifra si devono aggiungere i 4 mld annui di risparmi richiesti alle Regioni nell'articolo 35, come concorso alla finanza pubblica. Un possibile aumento della tassazione regionale è confermato dallo stesso ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che ha però sottolineato come sulla spesa pubblica ci siano "ampi margini di miglioramento dell'efficienza". "La pressione sulle Regioni - ha rimarcato Padoan - non è ad aumentare le tasse, ma ad aumentare l'efficienza della spesa, perché i margini ci sono".
 
Anche lo stesso sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, è intervenuto sul tema spiegando: "Sono in corso anche oggi e in questi giorni tavoli di lavoro del Governo con le Regioni, in uno stile che abbiamo portato avanti e intendiamo continuare a mantenere – afferma il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio –. La legge di stabilità prevede in questo senso di proseguire in un patto di autonomia e responsabilità, tra governo centrale e regioni, per i cittadini e la soluzione dei problemi dei territori".

 
Sempre nel sopracitato articolo 39 viene specificato che, a decorrere dal 2015, gli importi previsti per il sussidio in favore degli hanseniani, il programma di prevenzione e lotta all'Aids, le disposizioni urgenti in materia sanitaria e l'attuazione della direttiva 2009/52/CE sui lavoratori stranieri irregolari, "confluiscono nella quota indistinta del fabbisogno sanitario standard nazionale". Quindi, le quote riguardanti queste voci diventeranno di competenza del Fondo sanitario che dovrà mettere in conto una spesa di oltre 180 mln.

Nella bozza sembrerebbero inoltre confermate anche quelle misure contenute nel Patto riguardanti sia lo stop ai commissari presidenti di Regione, che regole più stringenti per quelle Regioni sottoposte ai Piani di rientro.

Oltre al tutte quelle misure sulle entrate e uscite anticipate ieri dal presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, andando più nel dettaglio troviamo per il Pubblico Impiego (articolo 21), il blocco del turnover esteso a tutto il 2015 e il rinvio di un anno del pagamento dell'indennità di vacanza contrattuale.
Per la ricerca e l'innovazione è stato poi previsto, all'articolo 7, un credito d'imposta del 25% per il 2015-2019 con un tetto di 5 milioni per ciascun beneficiario.
 
Si riducono le risorse per il welfare (articolo 17): a partire dal 2015 il Fondo per le non autosufficienze potrà contare su 250 mln di euro (nel 2014 erano 350), mentre per il Fondo sociale sono stati stanziati 300 mln. Alle social card andranno 250 mln annui. Sempre nell'articolo 17, per gli indennizzi agli emotrasfusi si attribuiscono alle Regioni 100 milioni per il 2015, 346 per il 2016 e 289 per 2017. Alla terra dei fuochi andranno 10 milioni per ciascuno degli anni 2015-2017.
E' stato inoltre istituito presso il ministero dell'Economia un Fondo da 500 milioni (articolo 13), a decorrere sempre dal 2015, per interventi a favore delle famiglie, anche con misure di carattere fiscale

Troviamo poi il contrasto alla ludopatia all'articolo 14, laddove si spiega che, a decorrere dal 2015, verranno destinati annualmente 50 mln per la cura delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d'azzardo.

All'articolo 35 sul concorso degli enti territoriali alla finanza pubblica si spiega che, se le Regioni entro il prossimo 31 gennaio 2015 non ragiungeranno un'intesa che sancisca da parte loro un risparmio di spesa complessivo di 4,2 mld, il Governo potrà intervenire per prelevare il corrispettivo importo "considerando anche le risorse destinate al finanziamento corrente del Servizio sanitario nazionale".
 
Infine, per il personale del Ministero della Salute, dell'Aifa e dell'Iss, si mantiene la corresponsione dei trattamenti accessori "in base agli obiettivi raggiunti presso le rispettive strutture di appartenenza".
 
Giovanni Rodriquez

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