quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 16 OTTOBRE 2014
Ddl Stabilità. Chiamparino (Regioni): "Manovra insostenibile a meno di non incidere su spesa sanitaria"

Il rischio paventato dal presidente della Conferenza delle Regioni è che in questo modo il Patto della salute venga meno. Interventi duri anche da parte dell'assessore veneto Coletto che parla di una "mattanza" che mette a rischio l'erogazione dei Lea, e dei governatori di Toscana e Umbria, che spiegano come sia impossibile non intervenire sulla sanità.

Sui tagli ai servizi ai cittadini che saranno provocati dalla legge di stabilità “le regioni chiedono un incontro urgente al Governo per affrontare una serie di temi", in particolare per l'impatto sulla sanità. Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, nel corso della conferenza stampa dedicata proprio alla manovra economica del Governo, a cui hanno partecipato anche Stefano Caldoro (vicepresidente della Conferenza delle Regioni e presidente della regione Campania), Nicola Zingaretti (presidente della regione Lazio), Catiuscia Marini (presidente della regione Umbria), Enrico Rossi (presidente della regione Toscana).

E’ mancata la leale collaborazione istituzionale, ha spiegato Chiamparino, ecco perchè la Conferenza delle Regioni chiede un incontro urgente al Governo “per affrontare una serie di temi e ricostituire un rapporto di leale collaborazione". Chiamparino quindi aggiunge: "Abbiamo dato intesa sul Patto per la Salute e il Fondo sanitario: il Patto viene così meno. Il Governo fa delle legittime e condivisibili manovre di politica economica ma usando risorse che sono di altri enti: l'elemento incrina un rapporto di lealtà istituzionale e di pari dignità". Quindi il presidente della Conferenza delle Regioni ribadisce: "La manovra è insostenibile per le Regioni a meno di non incidere sulla spesa sanitaria".
 
Duro l'intervento di Luca Coletto, assessore alla Sanità del Veneto e coordinatore degli assessori di settore delle Regioni: “Non occorre aspettare le coperture che per ora sono coperte da un velo di omertà: per la sanità questa legge di stabilità è una mattanza da 3-4 miliardi di euro. Insostenibile e incostituzionale, perché si rischia di non poter più erogare i Livelli Essenziali di Assistenza, violando così l’articolo 32 che sancisce l’universalità delle cure per i cittadini. Sono allibito. Il vero disegno è cancellare le Regioni, ma allora Renzi ci metta la faccia, trovi i due terzi dei voti necessari in parlamento e cambi la Costituzione. Così è inaccettabile”.
 
Anche per il governatore della Toscana, Enrico Rossi, "i conti non tornano". "Per la Toscana sono 400 milioni di tagli. Se non tocco la sanità tolgo tutti gli altri servizi - ha spiegato -. Pago il personale e non diamo più servizi".
 
"In quei quattro miliardi di taglio nei trasferimenti alle regioni, 3 saranno sicuramente per la sanità". Lo ha detto Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, al termine della Conferenza delle Regioni. "Ai cittadini bisogna dire la verità: se le cifre restano queste ci saranno tagli al fondo nazionale della sanità". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA