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Lunedì 20 OTTOBRE 2014
Stabilità. Enpaf: "Su Casse e Fondi previdenza decisione gravissima. E' ora di alzare la voce"

Per il presidente Emilio Croce, se confermata, la misura avrà conseguenze "esiziali per la previdenza dei professionisti, che producono con il loro lavoro il 15% del Pil nazionale". L'aumento della tassazione colpirà in modo particolare "i giovani che stanno facendo ingresso ora nel mondo professionale, con difficoltà e compensi quasi sempre lontani dagli standard della decenza".

“Non posso che esprimere a nome dell’Enpaf il pieno e convinto sostegno alle azioni intraprese dal Sen. Andrea Mandelli, responsabile di Forza Italia per i rapporti per le professioni, contro le misure contenute nel disegno di Legge di Stabilità, che prevede l’aumento della tassazione dei proventi finanziari a carico delle Casse e dei fondi di previdenza complementare”. E' questo il commento del Presidente dell’Ente, Emilio Croce.
 
"La decisione del governo è gravissima - spiega - e, se confermata, avrà conseguenze esiziali per la previdenza dei professionisti, che - ma forse il Governo lo ha dimenticato - producono con il loro lavoro il 15% del Pil nazionale". "L'inasprimento della pressione fiscale si ripercuoterà sui professionisti, le loro famiglie e il loro futuro - continua Croce - andando a colpire in modo particolare i giovani che stanno facendo ingresso ora nel mondo professionale, con molta difficoltà e compensi quasi sempre lontani dagli standard della decenza. É a loro che il Governo, e in particolare i ministeri che vigilano sull'attività delle casse che come la nostra si segnalano per il rigore e la trasparenza nella gestione, dovrebbero spiegare le ragioni di una scelta che rischiano di pagare a caro prezzo e che, comunque la si voglia giudicare, risulta incomprensibile".
 
Per il presidente dell'Enpaf, infatti, la misura su casse private e fondi pensione equivale a "un autentico prelievo forzoso ai danni di un settore che non solo non riceve dalle casse pubbliche nemmeno un centesimo, ma spende nel suo complesso centinaia di milioni di euro all'anno in attività di welfare, vicariando lo Stato e alleggerendone il bilancio." L’Enpaf ha gran parte delle risorse investite nel sistema finanziario italiano. “Se si ritiene che ulteriori risorse debbano essere convogliate a sostegno dell’economia reale del nostro Paese – prosegue Croce – come abbiamo sottolineato due settimane fa alla Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli Enti di previdenza, riteniamo necessario che la provvista sia unicamente raccolta attraverso strumenti finanziari quotati e con rating, emessi da Cassa depositi e prestiti, a fronte di precise garanzie di forme di investimento coerenti alla missione istituzionale di chi gestisce il risparmio previdenziale. Ma è chiaro che il violento e ingiustificato giro di vite fiscale inopinatamente imposto dalla legge di stabilità va in direzione esattamente contraria".
 
“Credo – conclude Croce - che, a questo punto, la nostra azione di stimolo e critica nei confronti dell’Adepp sia stata ampiamente giustificata dai fatti. Tuttavia, ritengo che su questo tema sia quanto mai opportuno superare le incomprensioni del passato ed elaborare un progetto comune e condiviso per risolvere, una volta per tutte, le contraddizioni normative in cui le Casse dei professionisti sono costrette ad operare”.  

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