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Giovedì 23 OTTOBRE 2014
Stabilità. Delrio: "Nessuno vuole tagliare la sanità". Chiamparino: "Entro 10 giorni un lodo per rendere sostenibile la manovra"

Il Governo ha confermato la sua "piena disponibilità" ad accogliere le proposte delle Regioni, pur "nel rispetto dei saldi previsti dalla legge di Stabilità". Resta, dunque, il taglio di 4 mld. Le Regioni entro 7-10 giorni presenteranno le loro proposte che si muoveranno su 3 assi principali: applicazione dei costi standard, revisione dei fondi inutilizzati da reinvestire in edilizia sanitaria e utilizzo di fondi accontonati al Mef

Il Governo apre a nuove possibili soluzioni in tema di spending review sulla legge di Stabilità ribadendo il suo intento di non volere "nessun taglio alla sanità o ad altri servizi essenziali". Al contempo, viene però sottolineato che non ci si sposterà di un millimetro dal "rispetto dei saldi previsti dalla manovra". Resta, dunque, il taglio previsto di 4 mld. Da parte loro le Regioni si sono impegnate a presentare un 'lodo Chiamparino' entro 7-10 giorni per rendere sostenibile la manovra, raggiungendo l'obiettivo di risparmio attraverso misure alternative. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio e il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, hanno commentato in conferenza stampa l'esito dell'incontro avvenuto questa mattina a Palazzo Chigi.

"Da parte del Governo c'è la piena disponibilità a lavorare insieme in questi giorni, nel rispetto dei saldi previsti dalla legge di Stabilità, per trovare soluzioni che consentano di rafforzare il processo di revisione complessiva dell'organizzazione della Repubblica - ha detto Delrio -. Insieme alle Regioni, abbiamo ribadito che non vogliamo tagli alla sanità e ai servizi essenziali, sarà dunque necessario trovare soluzioni per portare a termine alcune revisioni radicali della spesa, non temporanee, riuscendo a mantenere inalterata l'erogazione dei servizi in termini di qualità".

"In questo senso - ha proseguito il sottosegretario - siamo aperti a prendere in considerazione tutte le proposte diverse da quelle da noi già ipotizzate. Ribadiamo in questo modo il nostro sostegno al principio dell'autonomia e della responsabilità. Noi, come Stato, forniamo obiettivi, ma poi saranno i vari Enti a definire autonomamente le modalità a loro più congeniali per raggiungerli. Tra questi, come Governo, riteniamo importantissima la riforma dei costi standard".
 
"Il punto di convergenza per ora trovato è quello che lo stesso Renzi ha definito il 'lodo Chiamparino', ossia una proposta che punti, entro e non oltre 7-10 giorni, a rendere sostenibile la manovra per il Governo e le Regioni in termini di quantità e qualità dei servizi erogati, ma anche in termini di fiscalità. C'è stato un impegno comune - ha sottolineato Chiamparino - attraverso l'applicazione dei costi standard, nel razionalizzare la spesa a tutti i livelli: non solo quella delle Regioni dunque, ma anche quella degli stessi Ministeri".
Il 'lodo Chiamparino', come spiegato dallo stesso presidente della Conferenza delle Regioni, dovrebbe muoversi su tre assi principali: un’accelerazione sull’introduzione dei costi standard, una revisione dei fondi inutilizzati da reinvestire in edilizia sanitaria, e, infine, l’utilizzo di fondi accontonati al ministero dell’Economia.
 
Giovanni Rodriquez

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