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Lunedì 03 NOVEMBRE 2014
Sciopero infermieri. Nursind: "Adesioni massicce, annullati 30mila interventi". Lorenzin: "Nodo cruciale è permettere turn over"

Il segretario del sindacato infermieristico chiede a gran voce "che vengano eliminati sprechi e inefficienze, in modo da ottenere risorse per remunerare adeguatamente il personale". Il ministro garantisce: "Stiamo affrontando la questione, perché congelare l’accesso al di sotto dei fabbisogni si traduce in un problema di qualità sanitaria".

Lo sciopero degli infermieri “ha registrato adesioni massicce. E’ ancora presto per elaborare una stima complessiva, ma sappiamo che sono stati annullati circa 30mila interventi già programmati”. E’ il commento a caldo di Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, di ritorno dal presidio a Montecitorio.

“Al sit in eravamo oltre mille persone – racconta – tra cui numerosi precari e partite Iva. E le notizie che arrivano da ogni parte d’Italia sono emblematiche: all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta hanno aderito 300 infermieri su un totale di 500, determinando il blocco di quasi tutte le attività. E’ dovuto addirittura intervenire il prefetto con la precettazione, perché il contingentamento non è stato sufficiente”. Nel complesso il riscontro è “davvero importante, se si considera anche che molti non hanno potuto scioperare perché in un periodo così difficile rinunciare a 80 euro è una scelta impegnativa”.

Per invertire la rotta Bottega non chiede nuovi fondi, ma “semplicemente un lavoro capillare per rimuovere sprechi e sacche di inefficienza. Le risorse ottenute – suggerisce – devono poi essere utilizzate per remunerare il personale e per valorizzare realmente le nuove competenze, che oggi sono mortificate con paghe irrisorie”.

Il ministro Lorenzin, a margine del convegno internazionale ‘The state of vaccination in the Eu’, ha garantito che le richieste avanzate dal Nursind nella giornata odierna non resteranno inascoltate. “La questione essenziale è permettere il turn over all’interno delle professioni sanitarie, perché congelare l’accesso al di sotto dei fabbisogni si traduce in un problema di qualità sanitaria, considerando anche che stanno andando in pensione migliaia di persone”. Il ministro ha poi ricordato che “stiamo lavorando su questo aspetti nell’ambito del Tavolo sull’articolo 22 del Patto per la Salute, che partirà tra qualche giorno”.
 
Gennaro Barbieri
 

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