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Venerdì 28 NOVEMBRE 2014
Crisi. Siglato accordo tra banco farmaceutico e Fofi per contrastare povertà sanitaria

La Fofi già sostenitrice del Banco Farmaceutico in occasione della Giornata di Raccolta del Farmaco, si è impegnata ad accrescere nei prossimi mesi il proprio sostegno all’attività di Banco Farmaceutico per garantire la presenza del farmacista nell’ambito delle azioni per contrastare l’aumento dei poveri che non hanno la possibilità di acquistare un farmaco.

Paolo Gradnik, presidente della fondazione Banco Farmaceutico Onlus e Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), hanno firmato oggi presso la sede dell’ordine dei farmacisti di Milano, un protocollo d’intesa finalizzato alla collaborazione per contrastare l’aumento della povertà sanitaria. La Fofi già sostenitrice del Banco Farmaceutico in occasione della Giornata di Raccolta del Farmaco (GRF), si impegna ad accrescere nei prossimi mesi il proprio sostegno all’attività di Banco Farmaceutico per garantire la presenza e il ruolo del farmacista nell’ambito delle azioni per contrastare l’aumento dei poveri che non hanno la possibilità di acquistare un farmaco.
 
“Quello compiuto quest’oggi – dichiara Paolo Gradnik, presidente del Banco Farmaceutico - è un passo importante per contrastare la povertà sanitaria in Italia. Il ruolo dei farmacisti è infatti determinante nel sensibilizzare i cittadini a donare i medicinali, ma non solo. Avere il loro sostegno attivo accanto ai più poveri è per tutti un nuovo segno di speranza. Solamente unendo le forze e le competenze di tutti è possibile aiutare un numero sempre maggiore di persone in difficoltà”.

“La Convenzione siglata oggi - afferma il senatore Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani - testimonia l’impegno sociale di tutta la professione. L’attività del Banco in questi anni ha registrato un successo crescente, coinvolgendo un numero sempre maggiore di farmacie nella GRF e riscuotendo sempre maggiori adesioni da parte della cittadinanza. Ci è sembrato giusto che tutti i farmacisti potessero essere coinvolti direttamente e contribuire al successo delle iniziative avviate dalla Fondazione. E’ nel Dna del farmacista la vicinanza alle persone più fragili e questa è la migliore occasione per dimostrarlo”.

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