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Giovedì 04 DICEMBRE 2014
Roma. Al Campus Bio-Medico occupati il 95% dei laureati entro tre anni

Rispetto alla media nazionale sono circa 14 occupati in più (dato nazionale: 81,1 per cento) e nove disoccupati in meno (dato nazionale: 12,7 per cento) ogni 100 laureati (fonte: Almalaurea per l’anno 2013). Ancor più evidente la forbice tra i numeri del Campus Bio-Medico e il tasso di disoccupazione ISTAT per i laureati tra 25 e 34 anni, pari al 17 per cento (-13,3 punti).

Solo il 3,7 per cento dei laureati del Campus Bio-Medico ancora in cerca di occupazione a tre anni dalla fine degli studi: nove punti in meno rispetto alla media nazionale (12,7 per cento) e oltre 13 in meno rispetto a dato Istat su disoccupazione laureati tra 25 e 34 anni (17 per cento).
 
I dati relativi al tasso di occupazione dei laureati del Campus Bio-Medico a tre anni dalla fine degli studi sembrano dargli ragione: 95,2 per cento, con il 3,7 per cento ancora in cerca di occupazione. Rispetto alla media nazionale sono circa 14 occupati in più (dato nazionale: 81,1 per cento) e nove disoccupati in meno (dato nazionale: 12,7 per cento) ogni 100 laureati (fonte: Almalaurea per l’anno 2013). Ancor più evidente la forbice tra i numeri del Campus Bio-Medico e il tasso di disoccupazione ISTAT per i laureati tra 25 e 34 anni, pari al 17 per cento (-13,3 punti). Scendendo nel dettaglio, il 95,8 per cento dei neo-medici e il 94,3 per cento dei laureati in Ingegneria del Campus Bio-Medico di Roma risulta occupato a tre anni dalla discussione della Tesi.
 
L’Ateneo, che dispone di otto Corsi di Laurea suddivisi nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia e Ingegneria, ha registrato una crescita nel numero degli studenti, dal 2008, pari al 57 per cento e sfiora oggi quota 2mila (1.935). La metà dei frequentanti sono fuori sede, il 72 per cento si laurea in corso e il rapporto tra docenti strutturati e studenti è pari a 1/15. 
 
Altro accenno alla crescita del Campus Bio-Medico, infine, riguarda l’accreditamento internazionale alla Joint Commission International e ricordando la recente firma del Protocollo d’Intesa con la Regione Lazio, che prevede tra l’altro l’avvio del Pronto Soccorso alla fine del 2016.

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