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Martedì 09 DICEMBRE 2014
Sciopero generale il 12 dicembre. Stabilità, Job Acts e Riforma PA: gli obiettivi di Cgil e Uil

L'astensione avrà durata pari all'intera giornata lavorativa per tutti i lavoratori pubblici e privati. Lo slogan scelto è 'Così non va!' per esprimere contrarietà circa le scelte del governo. Camusso: "Rassegnarsi non è una scelta che un sincadato può fare". Barbagallo: " Abbiamo esperito tutta la nostra possibilità di trovare soluzioni, non resta che agire".

Dalla data inizialmente prevista del 5 dicembre lo Sciopero Generale è stato posticipato al 12 dicembre. E a scioperare insieme alla Cgil ci sarà anche la Uil. Lo slogan scelto dalle due Confederazioni è 'Così non va!' per esprimere contrarietà circa le scelte del governo e sostenere le proposte sindacali in merito alla riforma della Pubblica Amministrazione, Jobs Act, Legge di Stabilità e Politica economica.

L'astensione avrà durata pari all'intera giornata lavorativa per tutti i lavoratori pubblici e privati e l'organizzazione dello sciopero avrà carattere provinciale.
“Sui temi della legge di stabilità e del Jobs act abbiamo registrato un importante convergenza con la Uil e abbiamo convenuto di fare uno sciopero generale il 12 dicembre con manifestazioni territoriali, avendo fatto verifiche sulla data”. E' quanto dichiarato dal Segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. “Rassegnarsi ed aspettare - ha aggiunto - non è la scelta che un sindacato può fare perché significherebbe essere parte del problema, invece noi siamo la soluzione. La Cgil trova davvero irresponsabile che il governo sostenga e teorizzi che tutti i luoghi della mediazione sociali vanno cancellati”. Rivolgendosi poi al premier, Camusso ha proseguito: “Può stare sereno, non abbiamo il rimpianto della concertazione, oggi è meno comprensibile qual è la visione e il sogno del Paese rispetto al '90, ma questo non significa poter dire che non c'è un luogo dove si contratta con i sindacati. Contrattare è un temine nobile”.

"Lo sciopero varrà per tutte le categorie. Il governo non ha intenzione di discutere con le forze sindacali, noi abbiamo esperito tutta la nostra possibilità di trovare soluzioni - ha riferito il segretario Uil, Carmelo Barbagallo - a questo punto non resta che agire e dare la parola ai lavoratori, ai pensionati e ai disoccupati".  

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