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Venerdì 19 DICEMBRE 2014
Stabilità. Maroni: “Lombardia valuta azioni di protesta contro i tagli. Possibile uscita dalla Conferenza delle Regioni. È inutile”

Le modifiche non accolte dal governo al Ddl Stabilità contro i tagli proposte dai governatori fanno rischiare ad alcune regioni l’esercizio provvisorio. Lo dice il presidente Maroni “deluso” dall’atteggiamento di Palazzo Chigi al punto da pensare ad azioni di protesta come l'eventuale uscita dalla Conferenza delle Regioni, considerata "inutile" a fare gli interessi delle stesse.

Il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, si dice “deluso” e con lui anche la Giunta regionale per il “mancato accoglimento delle modifiche proposte dalle Regioni alla legge di Stabilità 2015 contro i tagli”. Delusi al punto che Maroni sta valutando azioni di protesta proprio per sottolineare il malcontento. Tra le ipotesi c’è anche l’eventuale uscita dalla Conferenza delle Regioni, perché considerata “inutile” a fare gli interessi delle Regioni stesse.
 
Maroni durante l’incontro con la stampa a seguito della seduta di giunta ha riferito che a questo punto “alcune Regioni rischiano l'esercizio provvisorio dopo che il governo non ha accolto nessuna delle richieste presentate” sul Ddl stabilità. Preoccupazione condivisa anche dall’assessore regionale al Bilancio Lombardo, Massimo Garavaglia.
 
“Stanotte il governo - ha sottolineato il governatore - ha presentato un maxi-emendamento alla legge di stabilità che non accoglie nessuna delle richieste presentate dalle regioni”. Inoltre ha aggiunto “non è stata ascoltata la nostra proposta di applicare i costi standard che avrebbe favorito e premiato la virtuosità della Lombardia” preferendo invece “tagliare a tutti indistintamente”.
 
Comunque, ha concluso Maroni, “noi già da stamattina ci siamo messi al lavoro per ridurre il danno e trovare il modo di chiudere il bilancio, ma certo questa manovra ci imporrà grossi sacrifici per il 2015. Valuteremo le contromisure da prendere, ma prima di tutto dobbiamo chiudere il bilancio per evitare l'esercizio provvisorio: abbiamo dovuto aspettare la manovra di bilancio del governo proprio per capire quali sono i termini e adesso possiamo chiudere il bilancio e vedere come distribuire questi tagli senza penalizzare troppo i cittadini”.

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