quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 09 GENNAIO 2015
Le 22 professioni sanitarie a Governo e Regioni: “Applicate subito il comma 566 per ridefinire l’organizzazione del lavoro”

Quasi in risposta alla rivolta dei medici, i rappresentati delle 22 professioni sanitarie (oltre 640mila operatori) sollecitano Lorenzin e Chiamparino all’applicazione degli accordi già raggiunti e ad aprire i tavoli di concertazione per definire tutti i percorsi. “La legge di stabilità rende finalmente ineludibile e certo l'iter di ridefinizione dell'organizzazione del lavoro dei professionisti sanitari”. LA LETTERA.

Le professioni sanitarie spingono l’acceleratore sull’applicazione della legge di stabilità 2015 e chiedono di far partire subito l’iter di riorganizzazione del lavoro per i processi di cura e di assistenza.
E lo fanno con una lettera firmata da infermieri, ostetriche, tecnici di radiologia media e dal Conaps (Coordinamento nazionale delle professioni sanitarie) che rappresenta tutte le altre 19 professioni sanitarie del Servizio sanitario. In tutto640.763 operatori sanitari di cui 345.081 sono dipendenti dal Servizio sanitario nazionale.
 
Nella lettera, inviata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al suo sottosegretario Vito De Filippo e al direttore generale delle Professioni sanitarie del ministero Rossana Ugenti, al presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, al coordinatore della commissione salute delle Regioni Luca Coletto, le professioni “apprezzano” il comma 566 della legge di stabilità 2015 che “rende finalmente ineludibile e certo l'iter di ridefinizione dell'organizzazione del lavoro dei professionisti sanitari e per un ridisegno dei processi di cura e di assistenza coerente con le aspettative degli assistiti oltre che con l’evoluzione scientifica e tecnologica di tutte le professioni sanitarie”.
 
Ma sottolineano poi che ora bisogna far presto per “una rapida ripresa e conclusione del percorso che ha già prodotto due proposte di accordo inerenti le professioni infermieristiche e la professione di tecnico sanitario di radiologia medica”, ricordando che l'accordo per le professioni infermieristiche ha già avuto il via libera dalle rappresentanze professionali e sindacali dei profili interessati ed è stata approvata dalla Commissione Salute delle Regioni e dal ministro alla Salute che ha avviato le procedure per l’invio alla Conferenza Stato Regioni e che l'accordo sulla professione di tecnico sanitario di radiologia medica è stata anche già concorda con tutte le rappresentanze dell’area radiologica (medici, tecnici e fisici).
 
Infermieri, ostetriche, tecnici di radiologia medica e tutte le altre professioni riunite nel Conaps, hanno chiesto in maniera unitaria l'apertura dei tavoli di lavoro alla Salute anche  per le altre professioni sanitarie regolamentate con specifici decreti del ministero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA