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Giovedì 15 GENNAIO 2015
Responsabilità professionale. Ogni anno oltre 34mila cause. Aogoi: "Serve subito una legge"

Per il segretario nazionale, Antonio Chiantera: “Nella sola Campania 4.000 denunce contro i camici bianchi. Siamo costretti a lavorare in un clima da 'caccia alle streghe' e aumenta il ricorso alla medicina difensiva che costa 12 miliardi. I provvedimenti in discussione alla Camera dei Deputati devono quanto prima entrare in vigore”.

“Il contenzioso medico legale sta seriamente minando la qualità del sistema sanitario nazionale. Bisogna attivare al più presto provvedimenti per fermare il boom delle cause contro i medici e regolare la responsabilità professionale”. E’ questo l’avvertimento lanciato oggi dagli specialisti riuniti a Caserta per il Congresso regionale dell’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (Aogoi) dal titolo 'Update ed Applicazioni Pratiche in Ostetricia e Ginecologia'. Da oggi fino a Sabato oltre 600 camici bianchi provenienti da tutta Italia si riuniscono nella città campana per discutere temi di grande attualità scientifica, sociale e politica. All’evento partecipano diversi esponenti delle istituzioni locali e nazionali.

“Ogni anno oltre 34.000 cause legali vengono promosse contro i medici, circa 4.000 nella sola Campania - sottolinea Antonio Chiantera Segretario Nazionale Aogoi -. Più del 98% di queste termina in assoluzione o archiviazione. La paura di essere denunciato da parte di pazienti o parenti ha portato all’esplosione del fenomeno della medicina difensiva. Esami e accertamenti inutili o superflui costano all’intera collettività più di 12 miliardi. Il contenzioso legale sta condizionando le scelte di carriera dei giovani medici che non vogliono più praticare specializzazioni ad alto rischio come la ginecologia e ostetricia. Lo Stato non può più consentire ai propri professionisti della sanità di lavorare in un clima di persistente 'caccia alle streghe' che comporta pesanti ricadute sotto il profilo economico, psicologico e mediatico, oltre che a screditare l'intero servizio sanitario nazionale”.

A Caserta è previsto anche l’intervento di Benedetto Fucci, Segretario della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, che presenta il testo unificato della proposta di legge sulla responsabilità professionale derivante dall’atto medico. “E’ un provvedimento che aspettiamo da molti anni e nel nostro Paese i tempi sono ormai maturi per una forte e condivisa iniziativa legislativa - prosegue Chiantera -. L’Aogoi, insieme ad altre società scientifiche, ha dato il proprio contributo tecnico alla stesura del testo. Le nuove norme dovranno regolare il delicato aspetto delle spese assicurative che sono ormai diventate esorbitanti ed insostenibili. Il costo delle polizze per i camici bianchi è, infatti, aumentato del 5% negli ultimi tre anni. Spesso un ginecologo viene denunciato non per una sua negligenza, imprudenza o imperizia ma perché l’ospedale dove opera non può garantire al paziente un’adeguata assistenza a causa di problemi strutturali o deficit organizzativi. La legge propone quindi di spostare la responsabilità dal singolo medico alla struttura sanitaria nella quale lavora. Un altro provvedimento non più rinviabile è la creazione di un Osservatorio Nazionale che effettui un monitoraggio sui rischi ed eventi avversi in campo sanitario. Infine è necessario ridurre i tempi di prescrizione dell'azione di risarcimento che adesso arrivano a dieci anni”.

“Attualmente la legge è ancora in discussione a Montecitorio - conclude Chiantera -. Deve essere approvata al più presto e il testo non dovrà essere stravolto durante il dibattito parlamentare. Il nostro auspicio è che, una volta entrata in vigore, possa davvero porre fine al problema del contenzioso medico legale e risanare i rapporti tra medici, cittadini e istituzioni”. 

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