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Venerdì 16 GENNAIO 2015
Lea. M5S: “Lorenzin mantenga promesse e inserisca endometriosi”

Prima di Natale, il ministro della Salute aveva annunciato che la revisione dei Livelli essenziali di assistenza era ormai pronta e che nei nuovi Lea sarebbe entrata anche l'endometriosi. "Auspichiamo che venga confermato quanto annunciato per evitare l'ennesima delusione a tantissime donne che aspettano da anni il riconoscimento dei propri diritti".

“Auspichiamo che il ministro Lorenzin non compia passi indietro dell'ultimo momento e che, finalmente, l'endometriosi entri a far parte dei nuovi Lea. Se così sarà, come auspichiamo fortemente, il Servizio sanitario nazionale per la prima volta si farà carico di questa malattia cronica e invalidante, che in Italia colpisce circa tre milioni di donne in età fertile”. Lo affermano i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali.

“Il ministro della Salute, qualche giorno prima di Natale, aveva annunciato che la revisione dei Livelli essenziali di assistenza era ormai pronta e che nei nuovi Lea sarebbe entrata anche l'endometriosi - proseguono i deputati del M5S -. Il varo del decreto dovrebbe dunque essere ormai prossimo e auspichiamo che venga confermato quanto annunciato a mezzo stampa, per evitare l'ennesima delusione a tantissime donne che aspettano da anni il riconoscimento dei propri diritti da parte di uno Stato che sinora ha solo fatto promesse. Ricordiamo infatti che già due anni fa il Ministero della Salute aveva diffuso gli stessi annunci, parlando di decreto ormai prossimo alla firma. A quelle esternazioni non è però seguito alcun atto, ma solo la delusione delle tantissime donne affette da questa patologia".

"Abbiamo affrontato con impegno il tema delle donne affette da endometriosi fin dal nostro ingresso in Parlamento, presentando interrogazioni, una proposta di legge e, recentemente, una mozione attraverso la quale chiediamo al governo di aggiornare le tabelle di cui al dm 329/99, inserendo l'endometriosi tra le malattie invalidanti, di aiutare socialmente ed economicamente le donne malate attraverso l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario per gli esami specialistici e per l'acquisto di farmaci, e riducendo i tempi d'attesa per le prestazioni offerte dal Ssn - concludono i deputati pentastellati -. Ora non resta che ricevere una prima, importante, risposta”.

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