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Lunedì 26 GENNAIO 2015
Piemonte. Regione precisa: “Sospensione attività Pinna Pintor è atto dovuto. Rilevate irregolarità in sale operatorie”

La Commissione di Vigilanza sulle strutture private, il 15 gennaio 2013, aveva rilevato una serie di irregolarità, in particolare relative al rivestimento delle pareti delle sale operatorie. Ora una delibera spiega che: "Qualora la Casa di Cura rimuova le cause di inadempienza che sono state evidenziate nel provvedimento della Giunta,sarà possibile il ripristino dell’attività sanitaria chirurgica”.

Il provvedimento di ‘sospensione dell’esercizio dell’attività sanitaria, limitatamente alle attività chirurgiche nonché alle prestazioni che potrebbero comportare un accesso, anche in urgenza, alle sale operatorie’, adottato dalla Giunta regionale nei confronti del legale rappresentante della casa di cura “Pinna Pintor” di Torino “è un atto dovuto”. Lo riferisce una nota ufficiale della Regione Piemonte.

La Commissione di Vigilanza sulle strutture private, a seguito di un sopralluogo svoltosi il 15 gennaio 2013, aveva rilevato una serie di irregolarità, in particolare relative al rivestimento delle pareti delle sale operatorie. Pertanto, la Commissione di Vigilanza aveva espresso, il 23 dicembre 2013, parere sfavorevole al mantenimento dei requisiti, previsti dalla normativa, per l’esercizio dell’attività.
Il settore regionale competente aveva inoltrato una diffida nel dicembre 2014 al rappresentante legale della casa di cura. Il nuovo sopralluogo della Commissione di Vigilanza del 13 gennaio 2015 ha evidenziato che i lavori di manutenzione straordinaria non hanno eliminato le criticità e pertanto il reparto operatorio continua a non avere i requisiti previsti dalla normativa.
“La Regione – spiega la nota - ha nuovamente diffidato il legale rappresentante della Casa di cura il 16 gennaio 2015 ed oggi ha assunto il provvedimento del caso”. La delibera precisa che “qualora la Casa di Cura rimuova le cause di inadempienza che sono state evidenziate nel provvedimento della Giunta,sarà possibile il ripristino dell’attività sanitaria chirurgica”.
 

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