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Martedì 03 FEBBRAIO 2015
Giornata mondiale contro il cancro. Il Parlamento europeo fa il bilancio di un anno dalla “Carta europea dei diritti del malato oncologico” e lancia 4 nuove sfide

Piena attuazione della direttiva sulla transfrontaliera anche per i malati di cancro, garantire accesso alle cure oncologiche in tutti gli Stati UE, garantire cure e farmaci innovativi e più coinvolgimenti delle associazioni dei malati nelle istituzioni. L'iniziativa, lanciata da Elisabetta Gardini (FI), ha avuto il supporto di oltre 100 europarlamentari di tutti i gruppi.

In occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro, che si celebra come ogni anno il 4 febbraio, la parlamentare europea Elisabetta Gardini (FI) ha promosso, assieme all’European cancer patient coalition e con il sostegno di oltre 100 europarlamentari, un evento per presentare al Parlamento e alla Commissione la ‘Carta europea dei diritti del malato oncologico. Un anno dopo’.

La Carta Europea dei Diritti del Malato di Cancro, che stabilisce i diritti inalienabili dei malati oncologici, è stata presentata lo scorso anno in occasione della Giornata Mondiale Contro il Cancro ad opera della European Cancer Concord – organizzazione che riunisce esperti in ricerca, innovazione e advocacy del “pianeta cancro” in UE – e dalla Coalizione Europea dei Malati di Cancro (ECPC). La Carta, redatta con un ampio supporto da parte di malati oncologici e addetti ai lavori, è stata supportata dall’ex Commissario per la Salute, Tonio Borg, oltre che da numerosi Europarlamentari.

Nel corso dell’evento verranno presentate quattro azioni prioritarie da promuovere presso il Parlamento europeo.
1. Piena attuazione della Direttiva sull’Assistenza Sanitaria Transfrontaliera. Questa Direttiva può avere un impatto fondamentale sulla possibilità per i pazienti di curarsi al di fuori dei propri confini nazionali, vedendo in tal modo riconosciuto il proprio diritto ad accedere a un trattamento medico sicuro e di qualità in tutti i paesi UE . Il lancio delle “Reti di Riferimento Europee” rappresenta certamente un passo avanti in questa direzione, in particolare per proteggere i diritti dei malati colpiti da tumori rari. Quest’intento sarà ulteriormente rafforzato grazie all’adozione del preannunciato Piano della Commissione per un’azione contro i tumori rari nel 2015. Tuttavia, molto deve essere ancora fatto soprattutto a livello nazionale affinché il diritto dei malati ad accedere alle cure oncologiche in altri stati membri venga effettivamente garantito, così come enunciato nella Direttiva;

2. Garantire l’accesso alle cure oncologiche. In molti Stati membri, i malati di cancro non hanno accesso ai trattamenti oncologici di base, essenziali per la loro sopravvivenza;

3. Assicurare l’accesso alle terapie innovative e salvavita. L’approvazione e il rimborso dei nuovi farmaci deve tener conto dell’effettivo miglioramento del tasso di sopravvivenza, e della qualità della vita del paziente. Tale valutazione non deve essere condotta soltanto sulla base di un rapporto costi/benefici, ma includendo anche i pazienti nel processo, non soltanto nell’EMA, ma anche nelle singole agenzie degli Stati Membri. Incoraggiamo con forza la Commissione a superare gli ostacoli posti a livello nazionale relativamente all’approvazione e rimborso dei nuovi farmaci, attraverso una solida iniziativa legislativa europea;

4. Seguire l’esempio della Commissione Europea, sul modello di quanto realizzato per l’inserimento delle associazioni dei malati nella Commissione di esperti per il controllo del cancro. Si invitano gli Stati Membri a recepire tale iniziativa coinvolgendo le associazioni nazionali di pazienti nella pianificazione delle politiche nazionali sul cancro, nei nuovi progetti di ricerca, e nei tavoli di concertazione.

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