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Mercoledì 11 FEBBRAIO 2015
Liberalizzazioni. Gullotta (Parafarmacie): “L'Europa ci aspetta al varco”

Il presidente della Federazione delle Parafarmacie italiane ha ricordato come il prossimo marzo la Commissione europea emetterà il verdetto finale sulla legge di Stabilità e chiede: "Con quale credibilità ci si presenta all'esame se ancora oggi la professione di farmacista ancora si eredita di padre in figlio?".

"Se il premier Matteo Renzi deciderà di accelerare con un decreto l'entrata in vigore di alcune misure del disegno di legge Guidi, sarebbe un ottimo biglietto da visita per Bruxelles, quando a marzo la Commissione europea emetterà il verdetto finale sulla legge di Stabilità, con un occhio rivolto soprattuto alle riforme: con quale credibilità ci si presenta all'esame se ancora oggi, così come accadeva nelle corporazioni medioevali, la professione di farmacista ancora si eredita di padre in figlio?". E' quanto dichiara il presidente della Federazione Nazionale Parafarmacie italiane, Davide Gullotta.
 
"Con tutto il rispetto degli otorini, delle associazioni a difesa degli anziani come di tutte le truppe cammellate schierate da Federfarma a difesa dello status quo: l'Europa aspetta al varco il Governo Renzi per giudicarlo su riforme e competitività - dichiara Gullotta -. A maggior ragione se poi, in un raffronto più ampio, si prende a modello un paese virtuoso come la Germania dove la liberalizzazione del sistema farmaceutico e' avvenuta già nel 1960".

Le parafarmacie sono imprese totalmente private nelle quali giovani Farmacisti abilitati alla professione hanno deciso di investire nella concorrenza, contribuendo a migliorare la qualità del servizio offerto ai consumatori e soprattutto innovando in minima parte un sistema dominato dalle rendite di posizioni e dalle economie di relazione. Oggi le parafarmacie sono 5 Mila ed hanno creato - a costo zero per lo stato - circa 10 mila nuovi posti di lavoro. "Il mondo politico tutto - che di libero mercato si riempie la bocca - non è mai di fatto intervenuto a tutela della nostra sopravvivenza - conclude Gullotta -. Siamo certi che solo Matteo Renzi può arrivare scardinare definitivamente un sistema ingiusto, immobile ed anacronistico, lontano anni luce dall'idea di un Italia moderna che sia dalla parte dei giovani e delle loro legittime aspettative". 

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