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Sabato 14 FEBBRAIO 2015
Neonata morta. Trojano (Aogoi): “Sicilia applichi piano punti nascita per la messa in sicurezza di tutte le strutture”

Il presidente dell’Associazione ostetrici e ginecologi italiani interviene nella polemica tra Crocetta e Lorenzin sull’accreditamento delle strutture neonatali. “E’ un compito che spetta alla regione seguendo gli standard dotazionali e strutturali del Piano nazionale approvato a fine 2010 ma ancora non applicato in molte realtà regionali”.

“La polemica in atto tra la Regione Siciliana e il Governo sull’accreditamento delle strutture neonatali dell’isola, si deve inquadrare in una situazione che i ginecologi italiani denunciano da tempo e che li portò anche a fare il loro primo e unico sciopero nazionale nel 2013: ancora oggi a distanza di cinque anni dalla sua ratifica il Piano nazionale Punti nascita per la messa in sicurezza delle strutture neonatali italiane stenta ad essere applicato in tutte le Regioni”.
 
Così il Professor Vito Trojano, presidente nazionale dell’Associazione ostetrici e ginecologi italiani che sottolinea come “la situazione siciliana in questo senso è ancora carente, così come purtroppo anche in altre realtà italiane, e duole dirlo ma la responsabilità del ritardo nell’applicazione degli standard dotazionali e strutturali dei punti nascita siciliani dipende unicamente dalla Regione che deve prendere in mano la situazione e verificare, struttura per struttura, l’aderenza a quanto previsto dagli standard nazionali che, lo ricordo, sono prima di tutto finalizzati alla sicurezza della madre e del nascituro”.
 
“Standard precisi – conclude Trojano - che contemplano cosa si può e non si può fare, dalla chiusura di quelli troppo piccoli, alla guardia ginecologica e pediatrica attiva h24, ad un numero sufficiente di ostetriche nei reparti e alla predisposizione di sale operatorie vicino alle sale parto”.

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