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Lunedì 23 FEBBRAIO 2015
Lazio. Medici a Montecitorio con bare e barelle contro i licenziamenti in tre case di cura

Il sit in è stato organizzato per protestare contro i 160 licenziamenti stabiliti dalla proprietà di Aurelia Hospital, Casa di Cura città di Roma ed European Hospital. I manifestanti hanno lanciato un appello: "Tutti sanno della nostra grave e delicata situazione. Solo l'intervento del premier, a questo punto, può essere risolutivo".

"Siamo qui oggi per chiedere l'intervento del presidente del Consiglio Matteo Renzi. La nostra situazione è ormai insostenibile". E' il grido di disperazione di alcune centinaia di lavoratori delle case di cura Aurelia Hospital, Casa di Cura città di Roma ed European Hospital che oggi a Montecitorio hanno inscenato il funerale della sanità dopo i 160 licenziamenti collettivi avviati dalla proprietà delle tre strutture.

Tre bare, una per ogni clinica, un finto prete e due chierichetti, tre campane a morto, una sedia a rotelle e una barella, manifesti listati a lutto oltre a vari striscioni tra cui: 'La Regione taglia le eccellenze sanitarie, ci lascia senza cure e senza lavoro’: questa la singolare protesta organizzata dai lavoratori.
"E' la quinta manifestazione nel giro di due mesi – hanno sottolineato i manifestanti in una nota - Finora nè Zingaretti nè il ministero della salute ci hanno dato ascolto, neanche semplicemente per comprendere le nostre ragioni. Tutti sanno della nostra grave e delicata situazione. Solo l'intervento del premier, a questo punto, può essere risolutivo. Renzi, adesso tocca a te tutelare le nostre posizioni e quelle dei pazienti che assistiamo”.
 

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