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Mercoledì 04 MARZO 2015
Congresso Ipasvi. Chiediamo trasparenza e una maggiore condivisione



Gentile Direttore,
le scrivo con l'intento di condividere con i lettori del suo quotidiano e con gli infermieri italiani un pensiero che diventa sempre più incalzante man mano che ci si avvicina alla data delle elezioni per il rinnovo del comitato centrale della Federazione Nazionale IPASVI. Tutto tace, niente arriva dalla presidenza, dai membri in carica o dai candidati al direttivo. Quale lista o liste di candidati, con quali programmi?
 
Questi sono i quesiti di chi naviga il web alla ricerca di un segnale per capire quale rotta darà il timone della professione, ma soprattutto se questa rotta è quella che gli infermieri italiani si aspettano di seguire verso mete cogenti quali: una vera consacrazione dell'infermieristica tra le professioni intellettuali, una vera autonomia professionale e un'assistenza al cittadino meramente autonoma e non subordinata in ogni suo aspetto alla prescrizione medica. Verso una definizione delle competenze specialistiche anziché "avanzate", che orientino la formazione ed i percorsi formativi.
Verso la riforma dei Collegi IPASVI: passaggio a Ordine, un unico Ente per Regione interfaccia di diritto con le istituzioni locali, superando in un'ottica di snellimento burocratico i confini provinciali e Coordinamenti regionali.
 
Noi operativi siamo in attesa che si consumi l'evento elezioni senza possibilità d'interazione, senza possibilità di dialogo proattivo, appesi al niente, con i sensi tesi alla ricerca di un "segno" che sviluppi ipotesi invece di essere coinvolti con l'informazione. C'è da domandarsi come sia possibile per i 103 infermieri Presidenti di Collegio ed elettori esprimere i loro voti nell'interesse della comunità infermieristica senza il confronto. Elezioni che si baseranno sui numeri più che sui contenuti; numeri anche discutibili visti i tanti Collegi che non hanno raggiunto il quorum nelle recenti elezioni per il rinnovo dei direttivi e, nonostante tutto, insediati ed ora chiamati ad esprimere il voto. Dove sta il valore della rappresentanza? Anche questo deve essere un dato di riflessione per gli infermieri italiani chiamati in questo periodo a rinnovare la quota d'iscrizione ai Collegi. Sarebbe anche corretta una discussione sulla verifica sugli obbiettivi raggiunti dalla FN nel pregresso mandato, oltre al confronto sui punti del nuovo programma.

Certamente con il congresso nazionale ormai aperto ci aspettiamo di sentirci dire che tutto sarà rivelato in quella sede, ce lo auguriamo, così da dissolvere i dubbi e la "leggera" foschia che aleggia da qualche tempo intorno al direttivo centrale, forse a causa delle poche risposte ai tanti quesiti sollevati dagli infermieri. Chiediamo trasparenza e autorevole condivisione, azioni che rievocherebbero l'emozione provata provata in quel lontano congresso fiorentino del 2009 quando dal palco la Presidente Silvestro senza evidenti condizionamenti legati al ruolo politico parlamentare, sventolò il "cartellino giallo" al Sottosegretario Fazio, gesto che valse nelle parole e nell'orgoglio delle migliaia d'infermieri presenti in sala, la consapevolezza di avere un leader per la professione.
Questo è il Presidente che rivogliamo.

Luca Bartalesi
Infermiere 

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