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Mercoledì 04 MARZO 2015
Piemonte. Saitta: “Fase decisiva per Piano della Prevenzione”

Lo ha annunciato l'assessore intervenendo alla presentazione dell’Istituzione degli Stati generali dello Sport. Saitta ha poi spiegato che "è mia intenzione portare della Conferenza delle Regioni la proposta di modifica del provvedimento che prevede, anche per chi pratica sport solo a livello amatoriale, il certificato della visita medica da agonismo”. 

In cantiere in Piemonte il ‘Piano della Prevenzione’ che proprio nell’arco di questa settimana entra in una fase decisiva. L’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, intervenendo alla presentazione dell’Istituzione degli Stati generali dello Sport che si è svolta a Palazzo Lascaris, ha fornito ulteriori dettagli. “La Regione- ha dichiarato- sta predisponendo in queste settimane il 'Piano della Prevenzione' che si prefigge importanti obiettivi di cambiamento: il contrasto di molte patologie non dipende solo dalla sanità, ma coinvolge una pluralità di altri soggetti. Oggi la nostra popolazione in Piemonte invecchia ed ha nuovi bisogni di salute. Serve tanta prevenzione, anche attraverso gli stili di vita, un cambio di rotta che vogliamo impostare con i medici di base perchè prescrivano meno medicine e più movimento fisico”.

In arrivo novità anche sul fronte dei certificati per chi pratica sport. “Come assessore alla Sanità- ha aggiunto Saitta- è mia intenzione portare al più presto all’attenzione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni la proposta di modifica del provvedimento dell’ex ministro della Salute Balduzzi che prevede - anche per chi pratica sport solo a livello amatoriale - il certificato della visita medica da agonismo”. Secondo l’assessore questa equiparazione “oltre ad un aggravio della burocrazia a carico del cittadino ha finito con il penalizzare in modo rilevante chi intende fare sport a livello amatoriale. Su questo aspetto – ha riferito - abbiamo riscontrato da più parti numerose criticità che riteniamo possano essere corrette con un provvedimento specifico del Ministero della Salute”.

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