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Mercoledì 11 MARZO 2015
Professioni sanitarie. Cgil, Cisl e Uil proclamano lo stato di agitazione. “Stop a chi impedisce l’evoluzione del sistema”

I sindacati sul piede di guerra dopo l’incontro di ieri al Ministero della Salute. “Non è arrivato l’atteso via libera all’Accordo Stato-Regioni” sull'implementazione delle competenze. E attaccano: “Basta a tutti coloro che, nell’interesse di logiche incomprensibili e lobbistiche, impediscono l’evoluzione del sistema salute”.

“Nessun avanzamento sull’implementazione delle competenze delle professioni sanitarie” e Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl proclamano lo stato di agitazione del personale. I sindacati dopo l’incontro di ieri al Ministero della Salute sono sul piede di guerra. “Nonostante un nuovo incontro con i sindacati – rilevano in una nota congiunta le organizzazioni - , dal Ministero della salute non è infatti arrivato l’atteso via libera all’Accordo Stato-Regioni, atto indispensabile per ottimizzare al meglio le competenze di oltre 650.000 professionisti della salute e migliorare la qualità dei servizi ai cittadini con la presa in carico di tutti i bisogni di salute nell’ospedale e nei servizi territoriali”.

“Diciamo basta a tutti coloro che, nell’interesse di logiche incomprensibili e lobbistiche, impediscono l’evoluzione del sistema salute necessaria ai cittadini e richiesta da tutte le regioni”, attaccano le tre federazioni di categoria a conclusione dell’incontro.

“I lavoratori del Ssn – prosegue il comunicato - che lavorano con abnegazione e competenza in tutti i servizi, malgrado i continui tagli lineari delle risorse e del personale, non possono accettare oltre il blocco di questi provvedimenti necessari al miglioramento del sistema e delle condizioni di lavoro”.

“Per questo- conclude la nota - Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl dichiarano lo stato di agitazione di tutti i lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale e danno il via a un percorso di mobilitazione che proseguirà fino a quanto il Ministero non darà il via all’Accordo Stato Regioni”.

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