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Lunedì 16 MARZO 2015
Campania. De Luca su assunzioni in sanità: “Continuano truffe mediatiche di Caldoro”

Il candidato del Pd alle regionali contro il governatore: “Lo sblocco del turnover lo attendevamo da anni. Perché ora?”. E poi attacca la presentazione dell’Ospedale del Mare: “In pompa magna, viene “inaugurata” la portineria, con annesso poliambulatorio. Ma l’ospedale rimane chiuso. Siamo al cabaret”.

Si scalda la campagna elettorale delle regionali in Campania in tema di sanità. Dopo l’annuncio di 1.118 nuove assunzioni  fatto dal governatore Stefano Caldoro, il candidato del Pd Vincenzo De Luca critica i tempi e più in generale la gestione della sanità degli ultimi anni.
 
“Apprendo – si legge sulla pagina Facebook di De Luca -  delle recenti iniziative del Presidente della Regione Stefano Caldoro: ieri la notizia dell’emanazione di due decreti con cui si autorizzano le aziende sanitarie a procedere all’assunzione di 1.118 unità. Continuano quindi le truffe mediatiche della Regione Campania sulla sanità, dopo cinque anni persi e alla vigilia delle elezioni regionali”.
 
“Lo sblocco del turnover – evidenzia - lo attendevamo da anni. Perché ora? E come lo spieghiamo a chi finora ha subito disservizi per carenza di personale? Oltretutto, a causa del mancato turnover e della grave e cronica carenza di personale, abbiamo pagato montagne di straordinario normale e di straordinario in auto-convenzione, con enorme stress degli operatori sanitari soprattutto nei pronto soccorsi. È addirittura ridicola la motivazione che viene fornita, cioè aver ridotto il costo del personale di 350 milioni “rispetto al tetto previsto dalla normativa vigente”. E perché non si è rispettata la “normativa vigente” evitando disservizi pesanti e danno all’utenza?”
 
 
“Al di là della propaganda elettorale – sottolinea De Luca, la realtà della sanità campana è questa:
- ultimi in Italia per i LEA (livelli essenziali di assistenza);
- ticket più alti del paese;
- 300 milioni all’anno di spesa per migrazione sanitaria passiva;
- interruzione delle prestazioni di laboratorio ogni anno a settembre;
- tempi biblici per le convenzioni e liste di attesa fino a 10 mesi;
- pronto soccorsi come campi di battaglia, con pazienti accampati nei corridoi
- informatizzazione, servizi sociali ai disabili, piani ospedalieri e sanitari, con relativa programmazione, pari a zero;
- impossibilità di fare trapianti di midollo;
- parti cesarei al 60%”.
 
“Si potrebbe continuare a lungo – conclude - ma la realtà è questa, al di là delle fantasie del Presidente della Regione. E, come se non bastasse con la propaganda, arriviamo ad oggi con un evento degno del miglior Achille Lauro: in pompa magna, viene “inaugurata” la portineria dell’Ospedale del Mare, con annesso poliambulatorio. Ma l’ospedale rimane chiuso. Siamo al cabaret. Toccherà a noi, evidentemente, aprire l’ospedale vero.‪#‎ÈarrivatoCaldorino”.

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