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Mercoledì 02 FEBBRAIO 2011
Nas: denunciato falso operatore sanitario per vendita di farmaci illegali on line

L’inchiesta “Powersex”, portata avanti dai Carabinieri del Nas di Torino, si è conclusa con la denuncia nei confronti di un architetto, libero professionista delle Valli di Lanzo, per ricettazione, somministrazione di farmaci pericolosi per la salute, vantanti proprietà terapeutiche per la cura della disfunzione erettile, ed esercizio abusivo della professione sanitaria.
 


I Nas di Torino hanno concluso ieri l’operazione “Powersex”, condotta nel corso di un’indagine volta al contrasto del commercio clandestino di farmaci on line. In tale contesto sono state eseguite due perquisizioni, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, nei confronti di un architetto, libero professionista delle Valli di Lanzo. L’architetto aveva allestito un vero e proprio commercio internazionale di medicinali vantanti proprietà terapeutiche per la cura della disfunzione erettile, con un sito internet proprio dedicato e spedizioni su tutto il territorio nazionale. Questi farmaci, privi di regolare Autorizzazione per l’Immissione in Commercio (A.I.C.), provenivano da fantomatiche aziende farmaceutiche dell’India. Al momento del blitz, presso la sua abitazione e presso il suo studio sono state rinvenute alcune centinaia di pastiglie in blister di un prodotto farmaceutico il cui nome rimanda ad un noto medicinale per la cura della medesima patologia, nonché documentazione con materiale informatico relativo alle transazioni di tale soggetto con la sua fitta rete di clienti. Parte dei farmaci sequestrati erano già imbustati e pronti per essere recapitati via posta ai clienti che ne avevano fatto ordine.
Il responsabile del commercio illecito è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per ricettazione (art. 648 cp.), somministrazione di farmaci pericolosi per la salute (art. 443 cp.) ed esercizio abusivo della professione sanitaria (art. 348 cp.). Sono state inoltre avviate le procedure per l’oscuramento del sito internet allestito dall’indagato. L’entità del commercio illecito era di notevoli proporzioni in considerazione del fatto che il soggetto acquistava in India le pastiglie a 40 centesimi cad. per poi rivenderle in Italia a circa 7 euro cad.
 

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