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Lunedì 27 APRILE 2015
Sanità veneta. Dall’invadenza dei partiti alle riforme. Dai medici 11 quesiti ai candidati governatore

Un manifesto sottoscritto da Ordini e sindacati medici e associazioni interroga sul futuro della sanità regionali i candidati alla presidenza a poco più di un mese dal voto. Cosa fare su: requisiti minimi organizzativi, gestione del rischio clinico, medicina difensiva, politica del personale, liste d'attesa, riorganizzazione rete ospedaliera e cure primarie. Il timing per le risposte è per il 10 maggio. GLI 11 QUESITI

I medici veneti interrogano i candidati alla guida della Regione a poco più di un mese dal voto. Sono undici le tematiche poste dai camici bianchi: invadenza partitica in sanità, requisiti minimi organizzativi, gestione del rischio clinico, medicina difensiva, politica del personale, liste d'attesa, riorganizzazione della rete dei poli ospedalieri, dimissione dei pazienti e pianificazione delle strutture intermedie, cure primarie, rapporto medico-paziente, formazione continua dei camici bianchi.
 
Il manifesto, che vuole essere una piattaforma di discussione durante le settimane calde di campagna elettorale, è stato presentato la scorsa settimana durante gli "Stati generali della salute", ed è stato proposto medici dirigenti di Anaao Assomed, gli anestesisti rianimatori aderenti ad Aaroi Emac, i primari chirurghi ortopedici di Anpo Ascoti Fiais medici, i camici bianchi di Cimo, Cgil, Cisl e Uil, i patologi clinici, i radiologi, i medici del territorio, i farmacisti e gli psicologi iscritti a Fassid (Simet Snr), i dottori di base della Fimmg, i pediatri della Fimp, i medici e veterinari della Fvm, unitamente all'Ordine provinciale dei Medici chirurghi e odontoiatri di Vicenza, Verona, Belluno e Rovigo.
 
Ragioni e obiettivi li spega il segretario dell'Anaao Assomed del Veneto Adriano Benazzato in un'intervista (leggi).

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