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Giovedì 07 MAGGIO 2015
Umbria. Falsi ricoveri a Narni-Amelia, 49 persone a giudizio

Coinvolti medici, infermieri, operatori socio-sanitari e pazienti nell’inchiesta sui presunti favori all'ospedale di Narni-Amelia per non pagare alcune prestazioni, in particolare le analisi del sangue. Tra le 66 persone inizialmente indagate, 17 sono state prosciolte dal Gup.

Sono 49, tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari e pazienti, le persone rinviate a giudizio dal gup di Terni Simona Tordelli nell'ambito dell'inchiesta sui presunti favori all'ospedale di Narni-Amelia per non pagare alcune prestazioni, in particolare le analisi del sangue. A riferirlo è un dispaccio dell’Ansa in cui si spiega che le accuse, contestate a vario titolo, vanno dalla truffa al falso.

Secondo gli investigatori, spiega l’Ansa, il personale sanitario avrebbe usufruito, o permesso di usufruire ad amici e parenti, sul luogo di lavoro, delle prestazioni mediche senza pagare il relativo importo, presentando in alcuni casi attestazioni false e simulando ricoveri fittizi per non pagare il ticket degli esami oppure per avere una corsia preferenziale nelle liste di attesa.

Tra le 66 persone inizialmente indagate, 17 sono state prosciolte dal gup - 15 nell'udienza del primo aprile scorso e 2 il 6 maggio - mentre per le restanti lo stesso giudice ha respinto la richiesta di non luogo a procedere presentata dai legali, così come l'applicazione dell'articolo 131 bis del codice penale sulla non punibilità per particolare tenuità del fatto.
 

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