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Venerdì 08 MAGGIO 2015
Medicina convenzionata. Snami: “La Balduzzi è il peccato originale su cui Fimmg ha paura di confrontarsi”

Il sindacato autonomo interviene sulla riunione di ieri tra Sisac, Regioni e Sindacati. “Una vera e propria pantomima”. E poi attacca Fimmg: “Non si può non prendere atto di questo atteggiamento del sindacato maggioritario che pretende di rappresentare tutta la medicina generale”

Si è tenuta ieri  la riunione politica presso la sede della Conferenza Stato - Regione. “Una vera e propria pantomima”, secondo Gianfranco Breccia, Segretario  nazionale dello Snami. “Da una parte la Fimmg che ha attaccato la Sisac per il comportamento assunto durante le trattative e dall'altra la "politica" rappresentata dall'Assessore Montaldo, del Comitato di Settore della Conferenza Stato-Regioni, che ha difeso la posizione "tecnica" della Sisac, che intavola le trattative sulla base dell'Atto di Indirizzo che, per sua natura, non può essere scavalcato o integrato con "intese politiche" differenti. Di fatto lo stesso Atto di Indirizzo  è già un "atto politico"  con valenza amministrativa della Conferenza Stato – Regioni. Noi e, con noi, gli altri sindacati abbiamo sostenuto che il problema risiede proprio nelle conseguenze dell'applicazione della Balduzzi che calata, così com'è, nel territorio significherebbe la definitiva morte della medicina generale”.
 
“In pratica - aggiunge Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - ancora una volta una posizione tracotante della Fimmg  che ha una sorta di  paura di confrontarsi sulla legge Balduzzi, vero “peccato originale” secondo Noi ed altri sindacati della Medicina Generale, e chiede di poter andare avanti da sola nelle trattative. Non si può  non prendere atto di questo atteggiamento del sindacato maggioritario che pretende di rappresentare tutta la medicina generale. Un ripetuto ignorare del comune sentire dei colleghi che tutti i giorni sono in prima linea nel garantire la tutela della salute dei cittadini  e che vedono, giorno per giorno, assottigliarsi la propria autonomia , in una girandola di prossime decurtazioni dei loro emolumenti, pur restando a proprio carico tutti gli aumenti delle spese di produzione”.
 
“La domanda che si pone il mondo medico della medicina territoriale dei nostri iscritti ,ma anche di moltissimi dei loro - conclude Gianfranco Breccia –  sorge spontanea: a che pro  restare da soli a discutere  se non si ha nulla da nascondere? Perché scioperare, ma non lo faranno, per un contratto in perdita? Come Snami non resteremo a guardare e, in forza anche delle decisioni prese nell'intersindacale, saremo parte attiva per poter ridiscutere la Balduzzi, perché crediamo sia ‘antistorico’ accelerare in modo scellerato una trattativa che porterebbe a  disegnare una sanità territoriale buona solo per far nascere nuovi potentati, "coordinatori" compresi, passando sopra al rapporto cittadino-paziente, senza garantire un effettivo miglioramento dell'assistenza sanitaria. Non è questa l'idea che abbiamo di medico di famiglia, di territorio e di dignità della professione. Non a caso l'intersindacale di ieri si è chiusa con la difesa del SSN pubblico, equo, accessibile e che dia il meglio ai propri cittadini”,

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