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Lunedì 11 MAGGIO 2015
Abruzzo. Edilizia sanitaria, 2,5 mln per l’ospedale S. Rinaldi di Pescina

I fondi saranno a disposizione della Asl de L’Aquila dal 1° giugno. “Iniziamo a dare corso agli interventi infrastrutturali, cui seguiranno quelli per il potenziamento funzionale dei servizi”, ha spiegato il l’assessore Paolucci. Per la medicina del territorio è previsto un impegno finanziario per almeno 50 milioni di euro.

"La Asl dell'Aquila ha indicato alla Regione Abruzzo gli interventi immediatamente cantierabili per opere di consolidamento ed adeguamento di edifici destinati ad accogliere nuovi servizi sanitari e a potenziare quelli esistenti. Tra questi anche 2,5 milioni di euro sono destinati per il Presidio sanitario S. Rinaldi di Pescina". A comunicarlo, con una nota, è il Presidente della Prima Commissione Bilancio, Maurizio Di Nicola (Cd).

“Iniziamo a dare corso agli interventi infrastrutturali, cui seguiranno quelli per il potenziamento funzionale dei servizi, in linea con quanto previsto nel documento di programmazione economico finanziaria della Regione Abruzzo”, spiega l'Assessore alla sanità Silvio Paolucci, che aggiunge: “Alla diffusione della medicina sul territorio andrà destinato nei prossimi anni l'impegno finanziario di maggiore dimensione per almeno 50 milioni di euro. Con l'uscita dal commissariamento la sanità regionale vivrà una fase di ripartenza concertata con i territori relativamente ai servizi da erogare, adesso bisogna celermente eseguire le opere di ammodernamento delle strutture nelle quali i servizi verranno potenziati".

I fondi saranno a disposizione della ASL dal prossimo 1 giugno.

"Ringrazio il Presidente D'Alfonso, l'Assessore Paolucci ed il manager della ASL n.1 Avezzano-Sulmona-L'Aquila Giancarlo Silveri per aver raccolto l'invito a migliorare e potenziare la sanità delle aree interne. La delibera di Giunta regionale n. 290 del 14 aprile 2015, che ha riconosciuto la Valle del Giovenco come area interna e svantaggiata, consente agli abitanti di questo territorio, in particolare – conclude Di Nicola – alle persone anziane e fragili, di guardare al domani con maggiore serenità, anche per quel che concerne l'offerta sanitaria”.

 

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