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Martedì 12 MAGGIO 2015
Umbria. A Brunangelo Falini il premio alla ricerca "Leopold Griffuel"

“Un riconoscimento che dà lustro alle Istituzioni, ma anche alla gente e alla comunità regionale", ha detto la presidente dell'Umbria, Catiuscia Marini, congratulandosi con il Direttore della Struttura Complessa di Ematologia con Trapianto di Midollo Osseo dell'Ospedale S. Maria Misericordia di Perugia.

La ricerca internazionale ha premiato Brunangelo Falini, Direttore della Struttura Complessa di Ematologia con Trapianto di Midollo Osseo dell'Ospedale S. Maria Misericordia di Perugia, insignito a Parigi del Premio “Leopold Griffuel” per i brillanti risultati ottenuti dalle sue ricerche scientifiche.

“Il premio conferito al professor Brunangelo Falini è motivo di orgoglio per tutti, per l’Università di Perugia, per l’Azienda Ospedaliera di Perugia, per la Regione Umbria, per la ricerca italiana”, si legge in una nota dell’Azienda ospedaliera, che dà eco agli interventi ascoltati ieri nel corso di una conferenza stampa dedicata al premio.

“Il riconoscimento è legato alla scoperta di due lesioni genetiche, due mutazioni che sono la causa della leucemia acuta mieoloide e della leucemia a cellule capellute – ha spiegato il professor Falini indicando le motivazioni che gli hanno consentito di ottenere il prestigioso premio -. L’importanza di questa ricerca di base, già tradotta in attività clinica, è mirata a migliorare la diagnosi e la terapia dei pazienti. Il premio in denaro che ammonta a 150 mila euro, verrà in gran parte utilizzato (almeno 125mila euro), per lo sviluppo di nuovi farmaci antileucemici e per individuare anche vecchi farmaci, che possono essere utilmente impiegati per il trattamento di particolari sottotipi di leucemie acute”.

Nel corso della conferenza stampa, il Rettore dell’Università di Perugia Franco Moriconi ha sottolineato quanto siano numerose le premiazioni conferite allo scienziato: “In questo caso del premio ‘Leopold Griffuel’, sento tuttavia di sottolineare oltre al grande merito scientifico di Falini – ha detto Moriconi - anche lo straordinario lavoro di gruppo che ha consentito di ottenere importanti risultati, già dagli anni Ottanta quando alla guida c’era il fondatore dell’ematologia perugina, il prof. Massimo Martelli. E’ vero che il rapporto tra universitari e medici nell’Azienda ospedaliera di Perugia si caratterizza per essere vivace e non privo di costanti confronti , ma anche capace di garantire risultati di grande qualità. In questa direzione si è mossa da molti anni la Facoltà di Medicina e, in particolare, nell’ultimo anno con la creazione della Scuola di Medicina, che assicura il futuro della ex Facoltà, e di recente la firma per l’aggiornamento della convenzione sanitaria con la Regione Umbria”.

Il direttore dell’Azienda ospedaliera Walter Orlandi ha evidenziato il valore del premio legato in maniera evidente alla ricerca transnazionale, che consente di tradurre con rapidità le scoperte scientifiche in attività di assistenza medica. Il professor Carlo Riccardi, direttore del Dipartimento di Medicina al quale afferisce Falini e il suo gruppo di ricerca, ha ricordato che nel suo dipartimento operano gruppi di ricerca, a cominciare dall’Ematologia, che hanno ottenuto “lusinghiere valutazioni” dall’Anvur, l’Agenzia di valutazione nazionale.

La Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha quindi espresso gratitudine a Falini per aver portato lustro alla medicina umbra. “Un riconoscimento che dà lustro alle Istituzioni, ma – ha concluso la Presidente Marini – anche alla gente e alla comunità regionale perché il professor Falini è riuscito a esportare in tutto il mondo anche le sue profonde radici perugine e umbre”.

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