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Mercoledì 09 FEBBRAIO 2011
Complessi operatori: come conciliare efficienza e risorse?

Una domanda a cui occorrerà dare una risposta considerato che nel prossimo decennio, molti ospedali del nostro paese saranno impegnati nel ripensare radicalmente la propria dotazione di servizi operatori. Ma capire come organizzare e migliorare i processi operatori è un’esigenza è un tema quotidiano per una struttura ospedaliera. Ad individuare il migliore modello ci hanno provato i direttori medici e sanitari autori del libro “Il reparto operatorio. Progettazione, organizzazione, controllo”.

Fare il punto su un importante segmento della tecnica ospedaliera per fornire ai medici di organizzazione, ai progettisti, ai clinici e ai ricercatori una guida di riferimento. Questo l’intento per il quale è stato realizzato “Il reparto operatorio. Progettazione, organizzazione, controllo”, volume a cura di Andrea Cambieri, Direttore sanitario del Policlinico universitario “A. Gemelli”, Flavio Girardi, Direttore medico Ospedale di Bolzano, Maria Elena D’Alfonso e Manfrdi Luongo, Dirigenti medici del Policlinico universitario “A. Gemelli”, Matthias Bock, Responsabile della struttura semplice OR managment servizio di anestesia e rianimazione 1 Ospedale di Bolzano.
La centralità del complesso operatorio all’interno di un ospedale moderno, e la chiara e inscindibile centralità di un forte modello di governance dei processi operatori, sono temi che oggi occupano sempre più spazio, sia a causa dei crescenti costi di gestione, sia per la complessità delle pratiche organizzative e tecniche. Per fare il punto su questo importante segmento e fornire spunti concreti di informazione e riflessione “Il reparto operatorio. Progettazione, organizzazione, controllo” raccoglie e sviluppa tutto ciò che nella letteratura vi è di scientificamente rilevante nell’ambito delle sale operatorie.
Il testo è stato realizzato con l’obiettivo di poter divenire un approfondimento davanti a specifiche problematiche intercorrenti nella gestione delle sale operatorie, un supporto interdisciplinare a fronte dell’esigenza della predisposizione di studi di fattibilità o preliminari alla progettazione o ristrutturazione dei blocchi chirurgici, ma anche uno strumento utile per ciò che concerne il management dei blocchi operatori, con le relative problematiche di programmazione e gestione delle attività e delle risorse.
Si deve infatti tener conto che anche il comparto operatorio, con il passare del tempo, va incontro a problemi di obsolescenza e senescenza. Problemi che hanno ricadute anche sul tema “sicurezza”, e che ne minano dunque la permanenza in esercizio. E se secondo gli autori, in un contesto recessivo, ai tradizionali 30-35 anni di vita media “ideale” di un moderno complesso operatorio potremmo aggiungerne altri dieci più di dilazione per oggettiva mancanza di risorse, la realtà è che i cambiamenti in atto nei sistemi faranno sì che negli anni 2010-2020 molti ospedali del nostro Paese saranno impegnati nel ripensare radicalmente la propria dotazione di servizi operatori. Molti andranno addirittura incontro alla costruzione ex novo di nuovi presidi.
In questo contesto il libro mira a divenire un “reference book” per la costruzione o riprogettazione dei presidi ospedalieri, in un’ottica di migliore gestione ma anche di una più efficiente allocazione delle risorse disponibili.

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