quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 20 MAGGIO 2015
Federfarma Veneto ai candidati governatori: “Farmacie primo presidio sanitario per i cittadini”

In una lettera ai candidati al governo della Regione i farmacisti  hanno espostole loro istanze invitandoli a lavorare insieme per il riconoscimento della farmacia come parte integrante dell’assistenza sanitaria sul territorio, con un un ulteriore e costante potenziamento della “Farmacia dei servizi”

Coinvolgimento attivo della rete delle farmacie in tutte le politiche che la Regione Veneto intende realizzare per migliorare il proprio Servizio sanitario. Consolidamento del ruolo centrale della farmacia nel sistema di distribuzione del farmaco. Riconoscimento della farmacia come parte integrante dell’assistenza sanitaria sul territorio, con un ulteriore e costante potenziamento della “Farmacia dei servizi”, primo importante presidio di collegamento tra i pazienti e i Medici di medicina generale. Riorganizzazione territoriale dell’assistenza primaria, affinché le politiche in attuazione non provochino la chiusura di presidi ambulatoriali in alcune zone della Regione, creando gravi disagi ai cittadini.
 
Sono le istanze che i farmacisti di Federfarma Veneto, attraverso una lettera del Presidente Alberto Fontanesi, hanno esposto ai candidati al governo della Regione in vista delle prossime elezioni regionali.
 
“Di particolare importanza –sottolinea Fontanesi – è la possibilità, per i farmacisti, di distribuire tutti i farmaci attraverso lo strumento della distribuzione per conto con la conseguente riduzione della distribuzione diretta da parte delle strutture pubbliche. Quest’ultima – ha aggiunto – risulta, a nostro avviso, molto più dispendiosa non solo per il prezzo d’acquisto, ma anche per i costi amministrativi e di distribuzione, ed è, inoltre, meno capillare sul territorio e vicina ai cittadini, con un evidente maggior costo sociale”.
 
Il Presidente Fontanesi ricorda come “negli ultimi anni si sia instaurata una fitta collaborazione tra Federfarma Veneto e gli organi regionali, finalizzata all’attuazione di progetti dell’Amministrazione volti alla razionalizzazione del servizio e al contenimento della spesa pubblica”.
 
Iniziative di grande valore e utilità per i cittadini (accordo per la permanenza o l’incremento della distribuzione per conto, convenzione WebCare Diabete, introduzione della ricetta elettronica, campagne di screening) che, a fronte dei sacrifici affrontati dalla categoria a causa dei tagli operati dal Governo centrale e dal quello regionale, “rischiano di mettere in crisi il servizio sociale offerto attraverso le nostre farmacie”.
 
 
 
Ai candidati governatori, dunque, i farmacisti di Federfarma Veneto chiedono “che sia garantito il loro diritto a svolgere con efficacia e professionalità la propria attività in favore dell’utenza, senza venire ulteriormente penalizzati da misure di contenimento e da tagli alle risorse che non permettono più di offrire ai cittadini veneti un servizio adeguato e qualificato. Il sistema della farmacia – prosegue - è sempre al servizio del cittadino e svolge un ruolo non sostituibile da altri enti pubblici sanitari. Per queste ragioni - aggiunge il Presidente di Federfarma Veneto - chiediamo una maggiore considerazione e tutela, attraverso l’attuazione di una concreta centralità della farmacia nella distribuzione del farmaco e l’impegno a prevedere investimenti di risorse adeguati per consentire una sempre maggiore integrazione della rete-farmacia nel Sistema Sanitario Regionale a servizio del cittadino”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA