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Lunedì 14 FEBBRAIO 2011
Melanoma: più vicini farmaci contro l’angiogenesi

Ricercatori dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma hanno identificato la regione di una proteina responsabile di indurre l’angioegenesi tumorale. Potrebbe diventare il bersaglio di nuovi farmaci intelligenti

Potrebbe essere più vicina la messa a punto di farmaci in grado di “affamare” il melanoma impedendo alle cellule tumorali di indurre la costruzione di nuovi vasi sanguigni attraverso cui nutrirsi.
Ricercatori dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma hanno infatti identificato la regione di una proteina responsabile dell’induzione del processo di angiogenesi nel melanoma.
La proteina (denominata Bcl-2) è presente in numerose neoplasie, tra cui il melanoma, e la sua espressione si collega con la resistenza che i tumori manifestano alla chemioterapia e radioterapia convenzionale. Precedenti studi condotti dallo stesso gruppo di ricerca avevano dimostrato che la proteina Bcl-2 svolge un ruolo cardine nel regolare l’espressione di molecole responsabili dell’angiogenesi tumorale, quali il fattore di crescita per le cellule endoteliali (VEGF).
Nella ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cell Death and Differentiation, “abbiamo rivolto la nostra attenzione a una regione della proteina Bcl-2 denominata Bh4, la quale era già nota per essere importante nel favorire la sopravvivenza delle cellule tumorali”, ha spiegato una delle autrici dello studio, Donatella Del Bufalo. “Il nostro studio ha scoperto tale regione quale responsabile della capacità della proteina Bcl-2 di regolare l’angiogenesi.”
La speranza è che questa scoperta possa avere in un prossimo futuro applicazioni cliniche: interferire con l’attività di questa proteina può infatti tagliare i viveri del tumore.  

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