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Lunedì 25 MAGGIO 2015
Lazio. Uil Fpl: “Zingaretti e D’Amato chiariscano come sarà riorganizzata l’emergenza-urgenza in vista del Giubileo”

In particolare il sindacato chiede di chiarire l'esatto numero di medici e infermieri che dovrebbero essere assunti a tempo indeterminato per fronteggiare le problematiche che emergeranno a Roma durante l’Anno Santo, e se verrà ampliato il  parco macchine in dotazione all’Ares 118

“Vogliamo chiarezza in merito alle risposte che la Regione ha intenzione di dare nei campi dell’emergenza e dell’urgenza nel territorio laziale, anche e soprattutto in vista del Giubileo straordinario che inizierà il prossimo 8 dicembre”.
 
È questo l’invito che Massimo Mattei, Segretario della Uil Fpl di Roma e del Lazio, lancia al Coordinatore della Cabina di Regia per la sanità della Regione Lazio, Alessio d’Amato e al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti chiedendo un confonto con le parti sociali.
 
“Partendo proprio dal Giubileo – ha spiegato in una nota Mattei – e dalle dichiarazioni rilasciate da D’Amato e Zingaretti emerge una confusione di base sui dati. D’Amato, infatti, lo scorso 4 aprile annunciava l’assunzione di 102 infermieri e 30 medici prima dell’estate, quindi entro il prossimo mese, e soprattutto di 580 nuovi assunti a tempo indeterminato in vista dell’Anno Santo. Lo scorso 17 maggio, invece, Nicola Zingaretti ha parlato di un Piano per il Giubileo caratterizzato da 300 operatori assunti a tempo indeterminato e 500 con un contratto di un anno, a partire proprio dal prossimo 8 dicembre. La contraddizione tra le due posizioni è evidente e quindi ci sentiamo in obbligo di chiedere alla Regione quale delle due versioni sia quella corretta sperando che non ne stia arrivando una terza mentre il tempo scorre e dicembre si avvicina”.
 
Un chiarezza che la Uil Fpl chiede alla luce dello stato dell’arte dell’emergenza sanitaria nel territorio del Lazio: “Una condizione a dir poco precaria, che impone alla Regione di andare oltre le 580 o 800 assunzioni che, purtroppo, non saranno affatto sufficienti a risolvere le problematiche che emergeranno nella cosiddetta area critica della città durante l’Anno Santo e che rappresenterebbero una coperta troppo corta per l’attuale stato dell’emergenza ed urgenza del Lazio, un settore che avrebbe invece bisogno di una totale riorganizzazione”.
 
Sempre legato all’emergenza, prosegue poi Mattei, è la questione su un possibile parziale rinnovo del parco macchine in dotazione all’Ares 118. “In questo caso D’Amato parla di investimenti e fondi richiesti al Governo per sostituire, giustamente, una parte delle ambulanze in dotazione all’Ares 118 dal Giubileo del 2000 – ha aggiunto Mattei – auspicando che con la collaborazione del ministero della Salute tutto il parco macchine dell’Ares venga rinnovato. Vogliamo chiedere a D’Amato e al Presidente Zingaretti se non sarebbe il caso di aumentare il numero delle macchine in dotazione al pubblico servizio, per poter fronteggiare in maniera migliore l’attuale crisi del sistema dell’emergenza, andando a mettere un freno anche a fenomeni come le cosiddette chiamate a spot, che secondo uno studio condotto dalla Uil Fpl Roma e Lazio negli scorsi mesi, sono costate ben 7 milioni di euro alle casse della Regione nel 2014”.
 
Sempre riguardo alle ambulanze, la Uil Fpl chiede se “tra le presunte imminenti assunzioni, sono comprese anche quelle di nuovi conducenti di ambulanze e barellieri. Queste figure professionali, infatti, sono in evidente carenza nel servizio pubblico laziale e senza nuove assunzioni in questo senso, il rischio di vanificare il potenziamento dei punti di primo soccorso e l’aumento dei posti letto, ai fini delle emergenze imminenti, appare piuttosto alto”.
 
 
“Davanti a tutto questo – conclude Mattei – la Uil Fpl Roma e Lazio chiede immediati chiarimenti rispetto alle reali misure che la Regione intende adottare per fronteggiare sia il prossimo Giubileo che la problematica situazione dell’emergenza ed urgenza nel territorio laziale, rimanendo totalmente disponibile ad un confronto tra le parti che sarebbe di certo maggiormente costruttivo rispetto a spot mediatici che lasciano il tempo che trovano”.

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