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Giovedì 04 GIUGNO 2015
Emilia Romagna. La Lega contro le Case della Salute. Rancan: “Costose e inefficaci. Utilizzare risorse contro liste attesa”

Il consigliere ha presentato alla Giunta un’interrogazione per conoscere il “preciso ammontare degli investimenti” per la realizzazione dei due progetti. Per Rancan "meglio concentrare le risorse per garantire livelli di qualità dei servizi, ridurre tempi di attesa ed evitare che gli emiliano-romagnoli debbano andare a curarsi in altre Regioni”.

Le Case della Salute rappresentano uno dei modelli organizzativi che la Regione Emilia Romagna sta realizzando su tutto il territorio per concentrare professionisti (medici di famiglia, pediatri, medici specialisti, eccetera) e servizi sanitari; ad oggi ne sono state realizzate oltre 60 in tutta l'Emilia-Romagna, e si prevede ne vengano realizzate 120, di tre tipologie diverse (piccole, medie e grandi). Progetto che, però, non piace al consigliere Matteo Rancan (Ln), che ha infatti rivolto un’interrogazione alla Giunta relativa, in particolare, al territorio piacentino dove sono già funzionanti le Case della Salute a Podenzano e a Borgonovo Val Tidone, e ne sono pianificate altre 6.

Rancan, come spiega una nota dell’Assemblea Legislativa dell’Emialia Romagna, sostiene che in ragione del blocco delle assunzioni, “ogni qualvolta un sanitario ospedaliero termina il servizio per pensionamento non viene generalmente sostituito, con conseguente difficoltà al mantenimento dei servizi sanitari”. Aggiunge che tra i nuovi modelli organizzativi "potrebbero essere introdotte anche le Unità complesse di cure primarie (Uccp), che richiederebbero ulteriori investimenti sotto il profilo degli spazi e delle risorse umane", affermando trattarsi di modelli organizzativi “dispendiosi e scarsamente efficaci, anche secondo quanto evidenziato pubblicamente dai medici di base coinvolti”.

Nell’interrogazione, Rancan chiede il preciso ammontare degli investimenti previsti nella provincia di Piacenza e la localizzazione delle prossime Case della Salute e delle eventuali Unità complesse di cure primarie, nonché come si intenda far fronte al mantenimento dei servizi ospedalieri attuali.

Il consigliere sollecita quindi la Giunta "a concentrare le risorse per garantire livelli di qualità dei servizi, ridurre tempi di attesa ed evitare che gli emiliano-romagnoli si rechino presso strutture sanitarie di altre Regioni pur di ricevere adeguati ed efficienti servizi e prestazioni".

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