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Lunedì 08 GIUGNO 2015
Piemonte. Gli infermieri di famiglia e di comunità: il 12 giugno il convegno in Regione

L'obiettivo dell'iniziativa, organizzata dall'Ires, è fornire un contributo allo sviluppo del percorso organizzativo delineato, facendo luce sul ruolo degli infermieri di famiglia, avviando contestualmente le riflessioni e gli opportuni scambi di idee. IL PROGRAMMA

Un seminario organizzato dall’Ires Piemonte metterà al centro la riorganizzazione della rete ospedaliera in attesa della definizione di quella territoriale di prossima deliberazione. L’iniziativa, che si svolgerà il prossimo 12 giugno presso la Sala Centro Incontro della Regione a partire dalle 9.30, intende fornire un contributo allo sviluppo del percorso organizzativo delineato, facendo luce sul ruolo degli infermieri di famiglia, avviando contestualmente le riflessioni e gli opportuni scambi di idee. Tra gli interventi previsti l'assessore Antonio Saitta, il direttore generale della Sanità Fulvio Moirano e il direttore Ires Piemonte Marcello La Rosa 

La riorganizzazione della rete ospedaliera e di quella dei servizi territoriali delle Asl, prevista dal Patto per la Salute stipulato nel luglio 2014 tra Stato e Regioni e in fase di attuazione nella Regione Piemonte, prevede di ripensare i servizi attorno alle principali esigenze di salute della popolazione residente. E l’invecchiamento della popolazione, con le modifiche epidemiologiche che porta con sè (il 30 % di italiani con patologie croniche – 18 milioni – consuma il 70 % delle risorse del Servizio sanitario nazionale) impone di ripensare i servizi socio sanitari con attenzione alla presa in carico e alla cura prevalentemente di pazienti cronici, fragili, non autosufficienti, attraverso setting assistenziali multi-professionali che, nel contesto delle Cure Primarie e in stretto collegamento con gli altri servizi delle Asl, prevedano la collaborazione di differenti professionalità, lungo processi di assistenza condivisi dai pazienti.

Si tratta di un disegno complesso e innovativo, che richiede di aprire cantieri di lavoro condivisi per la messa a punto del modello previsto. In questo contesto la figura infermieristica esplica la sua azione fornendo aiuto alle persone affette da malattie croniche, con disabilità, in condizioni di
fragilità, prevalentemente al domicilio della persona assistita e della sua famiglia e/o all’interno di servizi di prossimità quali i servizi dei distretti, le aggregazioni multi professionali all’interno delle  Cure Primarie… Il profilo è quello dell’ Infermiere di famiglia e comunità, attualmente formato, in
Piemonte, nei percorsi sviluppati presso l’Università UPO (Universita del Piemonte Orientale) e il San Luigi Gonzaga di Orbassano.
In particolare questa nuova figura, in un contesto di medicina di iniziativa, capace di reclutare pro-attivamente e precocemente i pazienti in stadi di patologia iniziali, per inserirli in percorsi diagnostico-assistenziali costo efficaci, si occupa di:
 
• consigliare i pazienti riguardo stili di vita e fattori comportamentali di rischio, promuovere l’educazione alla salute;
• contribuire alla diagnosi precoce;
• identificare fattori socio-economici che incidono sulla salute della famiglia;
• indirizzare gli individui presso le strutture più idonee in relazione ai problemi di salute 
• porre in essere interventi assistenziali alla persona alla famiglia in una logica di caregiver;
• facilitare dimissioni precoci dall’ospedale, garantendo assistenza infermieristica a domicilio;
• collaborare con il Medico di Medicina Generale, intervenendo in particolare quando i 
• bisogni identificati siano prevalentemente a carattere infermieristico.

 

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